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Legge sull'acqua, Contrafatto: meno costi e sistema più efficiente

L'assessore regionale all'Energia all'indomani dell'approvazione della riforma all'Ars

Vania Contrafatto - ENERGIA. 43 anni, in magistratura dal 1999, Vania si occupa da 13 anni di indagini sulla criminalità economica alla Procura di Palermo. Ha condotto inchieste antimafia sui beni dei boss Graviano di Brancaccio e sulle morti per amianto delle Ferrovie. Ha ricevuto minacce di morte. Da due anni si occupa pure di indagini sulle fasce deboli e sulla tratta di esseri umani. È stata segretario distrettuale di Unicost, Nel csm è stata membro del Comitato scientifico. Sposata con Sandro Leonardi, consigliere comunale Pd

PALERMO. "L'approvazione da parte dell'Ars della riforma del servizio idrico integrato è un'ottima notizia per i siciliani: la nuova legge consentirà di realizzare gli investimenti previsti e di razionalizzare il sistema rendendolo più efficiente e meno costoso grazie anche alle economie di scala. Le autorità d'ambito saranno infatti gli unici soggetti deputati a gestire i finanziamenti europei".

Lo dice l'assessore regionale all'Energia, Vania Contraffatto. "La legge - aggiunge - lascerà agli enti locali, associati o conzorziati, la possibilità di affidare il servizio secondo le varie forme previste dalla normativa nazionale ed europea, ma lasciando l'acqua un bene pubblico e intoccabile. Sono soddisfatta di questo importante risultato e ringrazio le forze politiche per aver compreso l'importanza di eliminare possibili profili di incostituzionalità, che avrebbero privato la Sicilia di una disciplina di settore".

"Mi spiace solo che il dibattito sia rimasto talvolta ostaggio di pulsioni demagogiche - conclude - che niente avevano a che fare con la realtà delle cose: l'obiettivo era assicurare un servizio efficiente ed economicamente equilibrato ai siciliani ed è stato raggiunto".

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