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Bersani: "Non lascio il Pd, resto e combatto. Tornerà il partito d'un tempo"

5 gennaio: Bersani viene colpito da emorragia cerebrale

ROMA. «Tutti sanno che io sono «comunista», nel senso di doverista. E del mio doverismo hanno approfittato in molti. Voterei tutti i candidati del Pd in tutte le Regioni. Li sto facendo votare. Ho girato come una trottola per la campagna elettorale. Anche in queste ore, a chi mi chiede, rispondo: andate a votare, e votate Pd. Ma sono anche molto incazzato. E preoccupato. Perchè dare addosso a Rosy Bindi in questa maniera è una vergogna». Lo afferma l'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, in un’intervista al Corriere della Sera.

«Dal Pd non me ne vado: io il Pd lo voglio salvare. Prima o poi tornerà il Pd delle origini. Lo spirito dell'Ulivo non è morto, lo dobbiamo recuperare - aggiunge -. Io resto qui e combatto. Riforma costituzionale e Italicum: la battaglia continua. La cosa non finisce qua. Perchè così non si può andare avanti. Deputati cacciati dalle commissioni, voti di fiducia sulla legge elettorale, Parlamento al traino dell'esecutivo: è una situazione abbastanza pericolosa».

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