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La minoranza Pd: ora Renzi scopra le carte

5 gennaio: Bersani viene colpito da emorragia cerebrale

ROMA. Senato elettivo, la minoranza Pd: Ora Renzi scopra le carte. Il premier: Italicum non cambia, sì a confronto sul Senato. Bersaniani chiedono al presidente del Consiglio di far capire come intende cambiare la riforma costituzionale. Ma Palazzo Chigi conferma: 'si va avanti con confronto nel merito ma nessuna concessione. Parlare di offerta ai ribelli è fuori dalla realtà'. Renzi in Usa: riforme avanti, non si riparte da zero.

Segnali di fumo nel Pd su riforme e legge elettorale. In un'intervista a 'Repubblica' il premier Matteo Renzi sembra fare una parziale apertura su modifiche sul Senato. I bersaniani lo incalzano subito chiedendogli di scoprire le carte ma da Palazzo Chigi arriva comunque un altolà: "Niente scambi".

Bersaniani, scopra le carte - Renzi scopra le carte, e al ritorno dagli Usa faccia capire bene come intende cambiare la riforma costituzionale del Senato. Questa la posizione dei bersaniani riferita dall'area della minoranza interna del Pd, dopo il colloquio del premier con Repubblica.

P.Chigi, niente scambi - "Niente scambi, non si torna indietro". Fonti di P. Chigi ribadiscono la posizione di Matteo Renzi: "La legge elettorale va approvata così come è e nessuno può bloccare le riforme". Sulla riforma costituzionale "si va avanti con un confronto nel merito ma nessuno scambio o concessione. Parlare di offerta ai ribelli è fuori dalla realtà". La posizione del presidente del Consiglio sulle riforme, ribadiscono fonti di Palazzo Chigi, è stata chiaramente espressa nel discorso al gruppo del Pd e ribadita con nettezza ieri all'università a Georgetown. La legge elettorale va approvata come è uscita dal Senato, spiegano: "Il Pd ha votato la propria linea sulla legge elettorale alle primarie, in direzione più volte e in assemblea di gruppo con maggioranze schiaccianti o addirittura all'unanimità". "Sulla riforma costituzionale - aggiungono - si va avanti, con un confronto parlamentare di merito, ma senza nessuno scambio o concessione. Parlare di 'offerta ai ribelli' sulla carta costituzionale è fuori dalla realtà. Renzi ha invece ribadito la propria disponibilità a un confronto nel merito, nel corso del suo intervento al gruppo del Pd dell'altra sera", concludono.

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