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L'Italicum spacca il Pd, Civati: "Se Renzi va avanti sarà diaspora"

ROMA. Se Renzi pone la fiducia sull' Italicum, «non partecipiamo alla fiducia, diciamo no al provvedimento assumendocene le responsabilità. E dopo, se invece di attivare una riflessione politica, loro attiveranno le procedure per espellerci, allora si sarà consumato il divorzio. Io non uso il termine scissione, uso il termine diaspora. È un popolo che si divide. Quelli che si perderanno saranno senz' altro Fassina e D'Attorre, Bersani e la Bindi, che in queste condizioni non ce la fanno più, casomai non usciranno dal Pd, ma si isoleranno all'interno del partito». Lo afferma il deputato Pd Pippo Civati in un'intervista a Qn.

«C'è un limite a tutto. Qui il messaggio che vediamo è uno solo: devo vincere, vinco, sbaraglio, asfalto... ma non è il mio messaggio, i miei elettori non capiscono. Renzi così spacca il partito», dice Civati.

«Vediamo anche quanto dura la follia di presentarsi spaccati in campagna elettorale su una legge che avevamo spergiurato di voler fare con tutti, persino con Berlusconi. Come lo spiega all'elettorato che mette la fiducia non per fermare l'ostruzionismo degli altri, ma per serrare i ranghi nel Pd?». Renzi, prosegue Civati, «per avere tra le mani una carta micidiale vuole massimizzare la sua leadership anche a discapito del Pd. Però, come diceva Cuccia, 'le azioni non si contano, si pesanò. E una come la Bindi non è come Pastorino, pesa».

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