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Faraone: «Il Sud sia da traino per il futuro del Paese»

Il sottosegretario: «Crocetta ha dato un impulso alle riforme. I partiti all’Ars danno la sensazione di volere resistere e di aver bisogno di bacchettate da Roma»

«Basta a chi dice sempre no, a chi demolisce, a chi minaccia, a chi non si sbraccia per costruire nuove prospettive. Basta alle marce su Roma della Lega Nord». Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, invita alla sua Leopolda «tutti coloro che credono nel futuro del Paese, ripensiamo un nuovo Mezzogiorno che sia da traino per l’Italia».
Significa escludere a priori dalla Leopolda chi non vuole condividere questo progetto?
«Significa che a Roma c’è la manifestazione della Lega che urla le sue idee. Noi invece investiamo su una classe dirigente che si confronta. Alla Leopolda ci saranno quaranta tavoli ai quali si discuterà dei temi più diversi. Significa che sono due modi diversi di affrontare le questioni, noi lo facciamo con il confronto».
I tavoli elaboreranno dei documenti conclusivi, delle proposte che possono essere lette come un «commissariamento» del governo Crocetta?
«Assolutamente no, noi ci auguriamo invece che da più parti si mettano a punto tavoli analoghi per arricchire le proposte del governo regionale. Registriamo invece enorme conservatorismo da parte di tutte le forze politiche all’Ars: si deve andare rapidamente verso le riforme e l’autonomia non può essere un freno».

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