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La Lega si spacca sul Veneto, Salvini: "Tosi candidato? Vince Zaia"

Scontro nel Carroccio per la corsa alla carica di governatore, tra il sindaco di Verona e l'attuale presidente della Regione veneta

ROMA.  E' guerra aperta all'interno della Lega, tra Salvini e il sindaco di Verona Falvio Tosi sulle elezioni regionali in Veneto. «Vince Zaia anche se si candida Babbo Natale». Così Matteo Salvini intervistato da Radio Capital torna sulla questione delle regionali in Veneto: «non ci sarà alcun suicidio politico, nessun favore ad Alessandra Moretti perchè vince Zaia comunque anche se Tosi si candida. Lui è un bravo sindaco e un bravo dirigente finchè non si mette a litigare».

È una riedizione del 'che fai mi cacci'? «No - risponde Salvini - è che quando uno mette in discussione un presidente di Regione così apprezzato come Zaia si autoisola. Tosi mi ha detto che farà il possibile per essere in piazza con noi sabato a Roma. Ma io non mi alzo la mattina chiedendomi se ci sarà Tosi alla manifestazione o se Buonanno va in Libia».

Comunque il leader leghista lancia il suo appello: «Flavio, dai, non è il momento di litigare, con tutti i casini che ci sono in Italia sostieni Zaia e pensiamo ad altro».«Io non escludo di morire neanche tra cinque minuti. Io aspetto di vedere chi rispetta le regole e chi no»: a dirlo Flavio Tosi in risposta alla domanda se esclude di candidarsi in Veneto contro Luca Zaia, nel corso di un'intervista a 'La telefonata di Belpietro' su Canale 5.

«Io - ha detto Tosi riguardo al contrasto con Salvini - ho chiesto solo che sia rispettato lo statuto» sull'autonomia regionale sulle liste.

Riguardo al suo futuro nella Lega, Tosi ha detto che al momento «se non vengono prese decisioni diverse a Milano al consiglio federale, sono il segretario della Liga Veneta».

«La questione - ha aggiunto - non è la candidatura di Zaia, nonostante gli accordi disattesi, che non è mai stata messa in discussione. Il problema è chi decide le liste: il consiglio della Liga Veneta o Milano? Da sempre in Lega le liste le decidono le regioni. È avvenuto da altre parti ed è incomprensibile che per il Veneto debbano passare per Milano».

Tosi ha ricordato che in consiglio della Liga Veneta, composto da 18 persone, 14 hanno votato un documento che ribadisce l'autonomia nelle scelte «al di là che Tosi sia segretario. Si vuole che sia rispettato lo statuto».

«Perchè dovrei entrare in Ncd?» ha quindi detto Tosi riguardo alla ridda di voci - «ho visto alcune persone, no quelle indicate, ma per altri motivi», sui suoi incontri di ieri a Roma.

Ha infine ribadito che farà «l'impossibile» per essere sabato a Roma, nonostante i molti impegni istituzionali in agenda come sindaco. «Sarò presente in piazza come sempre» ha aggiunto, mentre per il palco non decide lui.

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