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Sacconi: "Patto con governo per fisco e giustizia, poi ognuno per sè"

Parlando dell'intesa tra Fi e Lega, Sacconi vede la discussione ancora aperta: "Sono sicuro che nessuno voglia finire sotto il tacco di Salvini"

ROMA. «Dobbiamo stringere un patto sui contenuti, con un massimo comune denominatore e portare a termine una legislatura operosa. Poi le due aree ridiventeranno alternative». Lo dice Maurizio Sacconi, in un' intervista al Corriere della sera, spiegando che l'intesa dovrà essere trovata su «lavoro, fisco, giustizia: i nodi da sciogliere per riprendere a crescere». Intervistato anche dal Messaggero sulle unioni civili, Sacconi si augura dal Pd un approccio non «ideologico», ma «pragmatico»: spiega che Ncd «è disponibile a una legge che regolamenti diritti e doveri», ma «siamo contrari alla omologazione diretta o indiretta che costituisse il presupposto per alcuni diritti esclusivi del matrimonio, come sancisce la Costituzione che tutela la famiglia naturale».

Parlando al Corsera dell'intesa tra Fi e Lega, Sacconi vede la discussione ancora aperta: «Sono sicuro che nessuno voglia finire sotto il tacco di Salvini. Questa Lega è diversa da quella di Bossi», che «era vitalista, non voleva discostare le aree del Nord Italia dall'Europa. Questa è decadente perchè scettica nei confronti dell'Europa e dell'Italia come nazione».

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