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Fondi europei a rischio disimpegno: si cerca di non perdere 200 milioni

Stanziati 900 milioni per 30 chilometri della Agrigento-Caltanissetta

PALERMO. L’ultima mossa per evitare di perdere fondi europei è l’inserimento in extremis di un nuovo tratto della strada statale Agrigento-Caltanissetta fra i progetti da finanziare subito: 30 km, quelli che tra l’altro collegano con lo svincolo autostradale, che costeranno oltre 900 milioni.

Il motivo è che l’Unione europea considera queste spese tanto importanti da sganciarle in parte da quelle per cui occorre la certificazione entro fine anno, pena la perdita del finanziamento. E allora ecco che la giunta ha approvato in tutta fretta una delibera che sposta sul secondo lotto della Agrigento-Caltanissetta i fondi non spesi in altri interventi. «Comincia a essere necessario - si legge nella delibera - inserire ulteriori interventi che, in considerazione del loro avanzamento procedurale, possono garantire il pieno assorbimento delle economie e dei ribassi d’asta già registrati». Inoltre, spostare sui fondi europei la realizzazione di un appalto che era comunque previsto in futuro con altre risorse, permette di liberare parte dei Fondi Fas che sarebbero stati utilizzati.

La mossa permette comunque di salvare dalla scadenza del 31 dicembre 200 milioni di fondi comunitari. Anche se ne restano in bilico almeno altrettanti. Secondo le ultime rilevazioni del dipartimento Programmazione, entro il 31 dicembre vanno ancora certificati circa 200 milioni. Ed è questa la cifra che si rischia di perdere.

A fine ottobre il rischio riguardava circa 590 milioni. Poi c’è stata un’accelerazione della spesa, ostacolata nelle ultime settimane da un altro problema: sono pronti mandati di pagamento con fondi europei che la Regione non può onorare per problemi di liquidità di cassa o sforamento del patto di stabilità. Bloccati così finanziamenti alle imprese disposti dalle Attività produttive e investimenti nel settore acqua e rifiuti. Un’emergenza che in assessorato all’Economia stanno affrontando mettendo su una corsia preferenziale tutte le spese che riguardano i fondi europei.

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