PALERMO. Via libera dei partiti al maxi mutuo da due miliardi per coprire i debiti di Asp e ospedali. Un vertice di maggioranza a Palazzo d’Orleans ha permesso al governo - rappresentato dagli assessori Alessandro Baccei (Economia) e Lucia Borsellino (Sanità) - di avere la garanzia che da domani in commissione non ci dovrebbero essere più ostacoli all’approvazione della legge che autorizza la stipula del prestito.
Le perplessità dei partiti erano molte, legate anche alla relazione del governo che illustra una crisi di cassa di tre miliardi che ha costretto a dirottare i finanziamenti ordinari della sanità verso il pagamento di stipendi ai dipendenti regionali e ai forestali.
Ma Baccei ha convinto i leader di partito che in questa fase non ci sono alternative al mutuo: «Se non lo attivassimo - ha commentato il presidente della commissione Sanità, Pippo Digiacomo, perderemmo i finanziamenti collegati, che valgono circa 800 milioni, e continueremmo a costringere le Asp a ricorrere ad anticipazioni bancarie che costano 50 milioni all’anno di interessi. Sarebbe una grave perdita per la Regione e anche un danno all’erario».
L’esame della legge sul mutuo riprenderà domattina in commissione Bilancio e in commissione Sanità. Intanto la commissione Antimafia, presieduta da Nello Musumeci, ha aperto un altro fronte destinato a suscitare polemiche: al suo interno è stata istituita una sotto-commissione d'inchiesta che verificherà l'eventuale presenza di mafiosi o loro familiari nelle società partecipate della Regione.
Regione, mutuo da due miliardi per i debiti della sanità: arriva il sì dei partiti
Un vertice di maggioranza a Palazzo d’Orleans ha permesso al governo - rappresentato dagli assessori Alessandro Baccei (Economia) e Lucia Borsellino (Sanità) - di avere la garanzia che da domani in commissione non ci dovrebbero essere più ostacoli
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