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Pd, Ferrandelli a Raciti: stiamo uniti
Rottamiamo le correnti nel partito

PALERMO. «Sulla crisi regionale il Pd siciliano ha dimostrato di essere un partito serio e unito. Adesso però l'unità deve diventare la cifra della svolta che dobbiamo imprimere nel governo della Regione. Deve diventare una pratica vera a partire dal Pd». L'ha detto il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli, intervenendo alla riunione del gruppo parlamentare all'Ars alla presenza del segretario regionale Fausto Raciti.

«Dopo aver chiesto e ottenuto un governo nuovo e facce nuove con un 'reset', - ha aggiunto - adesso chiedo al segretario Raciti di riavviare il Pd, di lavorare per "rottamare le correnti", a partire dalla costruzione di un esecutivo regionale di competenze e non di appartenenze». «In tempi non sospetti - ha continuato Ferrandelli - ho detto che due dovevano essere i presupposti della ripartenza: occorreva resettare la giunta e riavviare la Sicilia con un governo nuovo e con facce nuove. Contemporaneamente dicevo che bisognava lavorare tutti insieme, superando divisioni e andando oltre le correnti. Quelle parole mi costarono l'anatema di chi faceva finta di non vedere le difficoltà del governo regionale». Il parlamentare del Pd ha confermato il suo sostegno al premier Renzi: «Ho creduto e credo - ha detto - alla spinta innovativa, alle idee e alle proposte di Matteo Renzi. Nel contempo rispetto le opinioni degli altri. Credo nel metodo dell'ascolto e del confronto e non della contrapposizione».

«Ma vi sembra normale - ha poi sottolineato - che l'adesione al Pd ormai sia questione di patente e non di tessera? Non prendi la tessera del Pd, ti danno la patente con la categoria "giovane turco", cuperliano, renziano della prima o della seconda ora».

BRUNO MARZIANO: "CROCETTA TER E' NUOVO INIZIO". «Niente rimpasti e nemmeno innesti, si tratta di un nuovo inizio, con un nuovo governo regionale». Così il presidente della commissione Attività produttive dell'Ars, Bruno Marziano (Pd) sul Crocetta ter, giudicato «un fatto politico rilevantissimo. A passare è stata la linea del segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, che ha fatto 'scacco matto in quattro mosse, marcando un successo tennistico. L'unico elemento di amarezza è il fatto che questa scelta ha lasciato fuori l'avvocato Paolo Ezechia Reale». Il parlamentare ricorda «il tentativo di fare fuori Bruno Marziano dal parlamento regionale, nella mini tornata elettorale dello scorso 5 ottobre, fallito miseramente. La sostituzione in sordina, come nulla fosse - sottolinea - dell'ex assessore regionale Piergiorgio Giarratana, è la prova migliore che quella nomina era stata fatta solo in funzione anti-Marziano. Una nomina che doveva solo trasferire il potenziale elettorale di Giuca su Cafeo per fregarmi. E poi, il capo della segreteria tecnica ha battuto tutti i record: Francesco Midolo, nominato lunedì è durato fino a giovedì».

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