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Formazione, Crocetta: “Come un processo di Norimberga”

Affondo del presidente della Regione: "La politica abbia il coraggio di dire queste cose, sappia parlare dei tavoli in cui i capigruppo si vedevano con esponenti del governo per spartirsi i corsi, come avveniva esattamente con la tabella H”

PALERMO. “La formazione professionale in Sicilia dal 2002 al 2012 è stata un'immensa tabella H”, nuovo affondo del presidente della Regione, Rosario Crocetta, sulla formazione professionale in Sicilia.“Un sistema – dice Crocetta – che ha coinvolto gran parte del sistema politico siciliano nel gioco parassitario delle spartizioni tra partiti e all’interno dei partiti, del numero di corsi e delle ore da assegnare, con vicende al limite del voto di scambio quando in prossimità di elezioni si aumentavano le ore di specifici enti che dovevano servire a portare voti a consiglieri comunali, provinciali e deputati regionali”.

Il presidente della Regione parla a pochi giorni dalla conferenza stampa e dopo l’intervista rilasciata dall’assessore alla Formazione Nelli Scilabra al Giornale di Sicilia: “Un sistema – continua il governatore - che ha visto quasi triplicare i dipendenti da 3000 a 8000 per arrivare ad assunzioni avvenute in pieno divieto di legge, anche in occasione delle recenti elezioni del 2013. Questo sistema ha visto incrementare sempre più il budget della formazione professionale, che in alcuni momenti è arrivato a 500 milioni di euro l'anno”.

La politica – dice - abbia il coraggio di dire queste cose, sappia parlare dei tavoli in cui i capigruppo si vedevano con esponenti del governo per spartirsi i corsi, come avveniva esattamente con la tabella H; un tavolo di concertazione scellerato pagato dalla Regione e dal popolo siciliano, che ha ridotto sul lastrico quei lavoratori che oggi vengono incitati alla lotta contro le scelte del Governo”.

“Trovo veramente singolare che la vicenda della formazione, che dovrebbe essere una sorta di processo di Norimberga a una parte della politica siciliana, possa essere capziosamente trasformata in un attacco all'unico assessore che dal '76 ha proposto una legge sulla formazione. Si possono pure inseguire i facili consensi nati dalle clientele, ma sicuramente il popolo siciliano conosce come sono andati fatti ed è consapevole che noi vogliamo scardinare questo sistema”.

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