PALERMO. Ricordate l’Avviso 18, che avrebbe dovuto formare in Sicilia 5 mila operatori socio sanitari, figura molto richiesta dagli ospedali? Sì, proprio il bando della Regione da 40 milioni di euro pubblicato nel 2011, finito presto nel dimenticatoio, rispolverato nel gennaio 2013 dall’assessore Nelli Scilabra che aveva annunciato di averlo tirato fuori dai cassetti. Un avviso per il quale erano arrivate richieste da 700 enti pronti a formare un esercito di allievi. Ecco, dimenticatelo, almeno per un po’. Perché i fondi, tra un ritardo e un altro, sono finiti. “Sono stati usati per altro” dicono dall’assessorato alla Formazione. E le procedure sono state congelate.
Quale sia il reale motivo di questi ritardi nessuno sa spiegarlo. Il bando è stato portato avanti dall’assessorato alla Sanità assieme a quello della Formazione: una sinergia che sarebbe servita a formare quelle figure necessarie a ricoprire alcuni vuoti nelle piante organiche delle strutture ospedaliere siciliane, così come è avvenuto nelle altre regioni italiane.
Posti ambitissimi, insomma, proprio perché avrebbero garantito buone possibilità di trovare un lavoro. Tanto ambiti che in questi anni sono proliferati in tutta Italia dei corsi non autorizzati e in certi casi vere e proprie truffe per rilasciare agli allievi, a pagamento, degli attestati poi non riconosciuti dall’amministrazione regionale. “Non abbiamo autorizzato nessun ente per questo tipo di corsi” si affrettava a chiarire nel 2012 l’assessorato alla Sanità in attesa che venisse espletato il bando. “Ma quando mi sono insediato nel 2013 – racconta Maurizio Caracci, il dirigente della Formazione che ha rispolverato l'avviso – ho subito accelerato l’iter accorgendomi però che le somme non erano più disponibili. Per cui fino a quando non troveremo nuove risorse, le graduatorie saranno congelate”. E mentre è caccia ai fondi, 700 enti e 5 mila potenziali allievi restano a guardare.
Il dirigente Caracci chiarisce comunque che "i fondi per il finanziamento dell’Avviso 18 sono stati previsti nel documento di riprogrammazione dei fondi comunitari presentato dall’assessorato alla Formazione nel corso del comitato di sorveglianza dello scorso 12 settembre e che, qualora esitato positivamente dalle competenti istituzioni comunitarie, consentirà il finanziamento dei corsi per operatore socio sanitario".
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