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Renzi: "Franchi tiratori al Senato sulla riforma del lavoro? Non credo"

Il premier: "Ieri c'è stata una discussione seria, lunga, al termine della quale il partito si è espresso. Ora si tratta di definire il documento nelle varie fattispecie"

ROMA. Franchi tiratori al Senato sul Jobs Act? «No, non credo anche perchè ieri c'è stata una discussione seria, lunga, al termine della quale il partito si è espresso. Ora si tratta di definire il documento nelle varie fattispecie». Lo afferma il premier Matteo Renzi rispondendo ai cronisti prima della segreteria Pd.

«Va bene, bene così», aggiunge ancora il presidente del Consiglio facendo riferimento al dibattito di ieri sul Jobs Act nella Direzione Pd. Renzi ha percorso a piedi il tratto che separa Palazzo Chigi dalla sede del Nazareno, dove questa mattina si è riunita la segreteria democratica.

Strette di mano, un rapido selfie con due studentesse di un liceo classico, un saluto "a distanza" con dei passeggeri di un autobus e un breve colloquio con alcuni tassisti fermi nei pressi della sede del governo hanno segnato la 'passeggiata del premier mattutina.

«È una valutazione che spetta al Parlamento». Risponde così il premier Matteo Renzi a chi gli chiede, prima di entrare nella sede del Pd dove si è riunita la segreteria del partito, se cambierà il ticket Violante-Bruno per l'elezione dei membri della Consulta.

"È una valutazione che rispetto», ha poi affermato Renzi rispondendo a chi gli chiedeva un commento sull'intervista di oggi del presidente della Corte Costituzionale, Giuseppe Tesauro, al Corriere della Sera.

 

 

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