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Comunali di Palermo, D'Alia: "No ad alleanze confuse"

Il senatore e coordinatore dell'Udc in Sicilia sul riavvicinamento con il Pdl: "Se il bipolarismo è morto - ha aggiunto - portando alla bancarotta l'Italia, di certo non possiamo cambiare opinione in vista delle amministrative palermitane"

PALERMO. Non ci interessa entrare in alleanze confuse, tantomeno riproporne di vecchie, abbondantemente fallite alla prova di governo». Lo ha detto il senatore e coordinatore dell'Udc in Sicilia Gianpiero D'Alia, nel suo intervento al congresso provinciale a Palermo, sgomberando così il campo da un possibile riavvicinamento dei centristi al Pdl. «Se il bipolarismo è morto - ha aggiunto - portando alla bancarotta l'Italia, di certo non possiamo cambiare opinione in vista delle amministrative palermitane». «A Palermo - ha proseguito - siamo pronti a dialogare con tutti coloro che hanno idee e vogliono contribuire a un progetto di rinascita della città. Non mi riferisco solo ai partiti, ma alle forze civili, culturali e sociali. Prima di guardare alle percentuali ipotetiche di voto dei nostri singoli partiti, dobbiamo preoccuparci, e tornare a far interessare alla politica, quei cittadini che oggi non credono più in noi e non andranno a votare. Una percentuale che sfiora il 45% degli
italiani».


Sul Terzo Polo, D'Alia dice : «E' un progetto nato a livello nazionale per modernizzare l'Italia e altrettanto deve fare in Sicilia. Non ho mai detto che non esiste: esiste ed opera in tante realtà siciliane, ma, certamente, non è mai nato alla Regione».




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