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Trump ha vinto le elezioni americane: con i voti del Wisconsin superata quota 270

Il candidato repubblicano annuncia la vittoria: «Abbiamo scritto la storia, fermerò tutte le guerre»

Dondald Trump è il quarantesettesimo presidente americano, battuta la rivale democratica Kamala Harris. I dieci voti elettorali del Wisconsin gli hanno permesso di superare quota 270.

Di seguito i principaia vvenimenti dalle ore 6 fino al momento in cui la vittoria è diventata ufficiale

Dal Wisconsin gli ultimi voti per superare quota 270

Alla fine non è stata la Pennsylvania, nè la Georgia ad assegnare la vittoria a Donald Trump, ma il Wisconsin con i suoi 10 voti elettorali. Uno straordinario ritorno per un ex presidente che si era rifiutato di accettare la sconfitta quattro anni fa, aveva scatenato una violenta insurrezione al Campidoglio degli Stati Uniti, è stato condannato per reati gravi ed è sopravvissuto a due tentativi di assassinio. Con la vittoria nel Wisconsin, Trump ha ottenuto i 270 voti elettorali necessari per aggiudicarsi la presidenza

L’Ap: mancano solo due contee per assegnare la vittoria a Trump

Da sempre, in assenza di un apparato elettorale centralizzato, è l’agenzia statunitense Ap a certificare la vittoria nelle presidenziali statunitensi. Ma, nonostante Donald Trump sia salito trionfante sul palco del centro congressi di Palm Beach West in Florida per proclamarsi vincitore, la testata non ha ancora dato il suo imprimatur. A spiegare perché è la stessa Ap: «Stiamo aspettando gli ultimi aggiornamenti sul voto dalla contea di Wayne del Michigan e dalla contea di Milwaukee del Wisconsin, due roccaforti democratiche che rappresentano l’unica possibilità per Harris di vincere in uno dei due stati. È ancora troppo presto per annunciarle». Restano ancora da assegnare Alaska, Arizona, due distretti nel Maine, Michigan, Minnesota, Nevada e Wisconsin.

La Russia giudicherà Trump in base ai «passi concreti»

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non sapere se Vladimir Putin si congratulerà con il presidente eletto Usa Donald Trump, ricordando che gli Stati Uniti sono «un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra» contro la Russia. Peskov ha aggiunto che Mosca giudicherà la presidenza Trump in base ai «passi concreti». A Peskov è stato chiesto se pensa che Trump potrebbe offendersi se Putin non si congratulasse con lui per la vittoria, e se questo peggiorerebbe ulteriormente le relazioni tra Russia e Stati Uniti. «È praticamente impossibile peggiorare le cose, le relazioni sono al punto più basso storicamente», ha risposto il portavoce. «Il presidente Putin - ha aggiunto - ha ripetutamente detto di essere aperto a un dialogo costruttivo basato sulla giustizia, sull’uguaglianza e sulla volontà di tenere conto delle preoccupazioni reciproche».

Il titolo della compagnia di Elon Musk vola in Borsa

Il titolo di Tesla è balzato di oltre il 13% nelle contrattazioni pre-market a Wall Street, spinto dal sostegno mostrato dal miliardario Elon Musk a Donald Trump, la cui vittoria nelle elezioni presidenziali Usa è ormai data per certa. A metà mattinata Tesla sale del 13,18% a 284,65 dollari ad azione sull’indice Nasdaq. Se Donald Trump torna alla Casa Bianca è anche grazie al sostegno del miliardario patron di Tesla e di SpaceX. E Trump gliene riconosce il merito dedicandogli un interminabile elogio durante il suo discorso di fronte ai sostenitori in Florida. «È un super genio», ha affermato, sottolineando che il servizio satellitare Starlink di Musk ha contribuito a salvare «molte vite» durante l’uragano Helene, che ha devastato il sud-est degli Stati Uniti a ottobre. «Ho detto: “Elon, ne hanno davvero, davvero bisogno in North Carolina. Puoi farlo?” E lui l’ha fatto così velocemente, è stato incredibile. Ha salvato molte vite», ha detto Trump. E ha aggiunto: Musk «è un ragazzo speciale. Dobbiamo proteggere i nostri geni, non ne abbiamo così tanti».

Le Pen: «Una nuova era politica si apre»

«Auguro a Donald Trump ogni successo nella sua nuova presidenza. La democrazia americana si è chiaramente espressa e gli americani hanno scelto liberamente il presidente. La nuova era politica che si apre deve contribuire al rafforzamento delle relazioni bilaterali e al perseguimento del dialogo e della cooperazione costruttiva sulla scena internazionale». Così su X la presidente del Rassemblement National Marine Le Pen.

L’Iran: «Per noi non cambia niente»

Al governo iraniano non interessa chi ha vinto le elezioni negli Stati Uniti: le relazioni tra i due paesi non cambieranno. Lo ha riconosciuto oggi il portavoce dell’esecutivo iraniano, Fatemeh Mohajerani, il quale ha assicurato che «Le politiche generali degli Stati Uniti e dell’Iran sono politiche immutabili. Le previsioni necessarie sono state pianificate in anticipo. Non ci saranno cambiamenti nel tenore di vita delle persone e non importa molto chi sarà presidente». Il regime iraniano ha ricevuto come un duro colpo anche la decisione di Donald Trump, durante il suo primo mandato di abbandonare l’accordo sul nucleare firmato nel 2015 con sei grandi potenze per limitare le attività legate al programma iraniano nucleare.

Il premier spagnolo: «Congratulazioni a Trump per la vittoria»

«Congratulazioni a Donald Trump per la sua vittoria e la sua elezione come 47esimo presidente degli Stati Uniti. Lavoreremo sulle nostre relazioni bilaterali strategiche e per una forte partnership transatlantica». Così su X il premier spagnolo, Pedro Sánchez, in un messaggio in inglese.

Il premier britannico si congratula con Trump: «Vittoria storica»

Il premier britannico, Keir Starme,r si è congratulato con Donald Trump per la sua «storica vittoria elettorale» nelle presidenziali Usa, sottolineando di «non veder l’ora di lavorare» con lui. «In quanto stretti alleati, siamo fianco a fianco in difesa dei nostri valori condivisi di libertà, democrazia e spirito imprenditoriale», ha aggiunto il primo ministro laburista.

Hamas: «Ora finisca il cieco sostegno a Israele»

Un funzionario di Hamas ha detto all’Afp che con l’elezione di Trump alla Casa Bianca il «cieco sostegno» degli Stati Uniti a Israele deve «finire, perché va a scapito del futuro del nostro popolo così come della sicurezza e della stabilità della regione». Ad affermarlo è stato Bassem Naim, membro dell’ufficio politico.

La Borsa di Milano sale dopo la vittoria di Trump

Piazza Affari allunga il passo (+1,34%) al pari delle altre borse europee, in scia ai futures americani che preannunciano un’apertura col botto di Wall Street pronta a brindare a festeggiare la netta vittoria di Donald Trump. Gli acquisti premiano un pò tutti i settori . In vetta al podio c’è Tenaris (+5,46%) con il lusso di Brunello Cucinelli (+4,1%) e il gruppo degli armamenti Leonardo (+3,94%) . Tra i pochi titoli in controtendenza Inwit (-1,47%), all’indomani dei conti, Erg (-0,79%) e Pirelli alla vigilia della trimestrale (-0,75%).

Zelensky si congratula: «Gli Usa saranno forti»

«Congratulazioni a DonaldTrump per la sua impressionante vittoria elettorale!». scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X. «Ricordo il nostro grande incontro con il presidente Trump a settembre, quando abbiamo discusso in dettaglio del partenariato strategico tra Ucraina e Stati Uniti, del Piano Vittoria e dei modi per porre fine all’aggressione russa contro l’Ucraina». Zelensky aggiunge di apprezzare «l’impegno del presidente Trump per l’approccio “pace attraverso la forza” negli affari globali. Questo è esattamente il principio che può praticamente avvicinare la pace giusta in Ucraina. Spero che lo metteremo in pratica insieme. Ci aspettiamo un’era di Stati Uniti d’America forti sotto la leadership decisa del presidente Trump. Facciamo affidamento sul continuo e forte sostegno bipartisan per l’Ucraina negli Stati Uniti. Siamo interessati a sviluppare una cooperazione politica ed economica reciprocamente vantaggiosa che porterà benefici a entrambe le nostre nazioni. L’Ucraina, in quanto una delle più forti potenze militari d’Europa, si impegna a garantire pace e sicurezza a lungo termine in Europa e nella comunità transatlantica con il supporto dei nostri alleati. Non vedo l’ora di congratularmi personalmente con il presidente Trump e di discutere di come rafforzare la partnership strategica dell’Ucraina con gli Stati Uniti».

Salvini: «Con Trump la priorità è il ritorno alla pace»

«Una chiara visione del mondo con la priorità del ritorno alla pace, questo è quello in cui spero maggiormente». Matteo Salvini lo dice a Rtl 102.5 esprimendo soddisfazione per la vittoria di Trump alle elezioni americane. «Sicuramente Trump ha dei rapporti personali che in passato altri o non hanno avuto - rileva il segretario leghista - o non hanno voluto usare perchè è di poche settimane fa l’incontro di Trump con Zelensky ed è nota a tutti la conoscenza con Putin. Trump, a proposito di Israele, ha trasferito l’ambasciata a Gerusalemme ma penso che l’obiettivo comune sia quello dei due popoli e due Stati». Trump rappresenta un rischio per Zelensky? «La pace - risponde Salvini - non è un rischio per nessuno, spero nell’apertura di un tavolo di trattative e poi decideranno ucraini e russi cosa accettare o meno. Penso che la guerra a oltranza possa convenire a qualcuno a Bruxelles o a Washington, ma non conviene al 99% della popolazione in questa Terra». La priorità è il suo lavoro per la pace spero che nelle prossime settimane si veda la fine del tunnel perchè sarà un vantaggio per tutti, con tutto l’amore per Zelensky o per chiunque altro».

Tajani, rafforzeremo legami economici

L’elezione di Donald Trump «darà stabilità agli Usa, un nostro grande partner. Siamo al lavoro già da ora per rinforzare il legame solidissimo con gli Usa. Le relazioni transatlantiche sono la priorità del governo insieme ai rapporti con l’Ue. Lavoreremo con l’amministrazione Trump, credo che si potrà discutere di molte questioni, la Nato è una priorità». Così Antonio Tajani a Sky Tg24. «Io non vedo problemi per l’elezione di Trump, anzi credo che lui abbia una naturale simpatia per l’Italia» e «come abbiamo lavorato bene» con le precedenti amministrazioni «sono convinto che lavoreremo bene con la nuova amministrazione» del tycoon.

Ursula von der Leyen: «Ue e Stati Uniti più che semplici alleati»

«Mi congratulo vivamente con Donald Trump. L’Ue e gli Stati Uniti sono più che semplici alleati: siamo legati da un vero partenariato tra i nostri popoli, che unisce 800 milioni di cittadini. Allora lavoriamo insieme a un’agenda transatlantica forte che continui a dare risultati per loro». Lo afferma la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen su X.

Wall Street si prepara a festeggiare, vola Trump Media

I futures del Dow sono saliti di oltre 1.000 punti e guadagnano il 2,40%, quelli sullo S&P 500 il 2,09% e il Nasdaq l’1,73% mentre manca proprio poco all’ufficialità della vittoria di Trump alle elezioni presidenziali. Oltre a Bitcoin e Dogecoin, un altro «Trump Trade» rilevante è rappresentato da Trump Media & Technology Group Corp. (DJT). Le azioni di DJT sono balzate nella notte del 43% nel trading after-market. Con una capitalizzazione di mercato di soli circa 6,79 miliardi di dollari, DJT resta molto al di sotto di colossi come Nvidia e Apple, le due aziende con la capitalizzazione più alta al mondo. Tuttavia, il titolo DJT ha registrato volumi di scambio impressionanti, superando quelli di Apple e avvicinandosi a quelli di Nvidia, a dimostrazione dell’interesse che lo circonda. Il titolo, visto come un indicatore di mercato delle prospettive politiche del tycoon, ha registrato un’impennata nonostante una dichiarazione a sorpresa sugli utili (la società ha perso 19,2 milioni di dollari nel terzo trimestre). L’operatore di Truth Social è in maggioranza di proprietà di Trump. Le azioni erano state volatili durante la stagione elettorale, ed erano scese di oltre il 34% nelle ultime cinque sessioni di trading. Tuttavia, il titolo è salito di oltre il 105% nell’ultimo mese.

Greggio in calo dopo il successo di Trump

Petrolio in calo dopo il successo elettorale di Donald Trump alle presidenziali Usa. Il West Texas Intermediate (Wti) segna un calo dell’1,11% a 71,18 dollari al barile e il Brent del mare del Nord dell’1,13% a 74,69 dollari al barile. Nella vigilia, secondo l’American Petroleum Institute, le scorte Usa sono salite inaspettatamente a 3,13 milioni di barili, contro un rialzo atteso di 1,8 milioni e il precedente calo di 0,57 milioni.

L’ambasciata russa: né ingerenze né allarmi bomba

L’ambasciata russa negli Stati Uniti ha negato le accuse di ingerenza di Mosca nelle elezioni presidenziali statunitensi, dopo che le autorità hanno affermato che false minacce di attentati ai seggi elettorali sembravano provenire dalla Russia. L’Fbi ha confermato che le minacce di bomba ai seggi elettorali in diversi stati probabilmente provenivano da domini di posta elettronica russi. Nonostante questo, è stata imposta la chiusura temporanea di diversi seggi elettorali. L’ambasciata russa a Washington ha affermato che le accuse degli Stati Uniti erano «calunniose e infondate». «Tutte le insinuazioni sulle “macchinazioni russe” sono calunnie maligne, inventate per essere usate nella lotta politica interna degli Stati Uniti», ha affermato l’ambasciata in dichiarazioni riportate dall’agenzia di stampa statale Ria Novosti. L’ambasciata ha affermato di «non aver ricevuto alcuna prova nei suoi contatti con funzionari statunitensi o anche alcuna richiesta riguardante la storia promossa dalla stampa», e ha accusato le autorità e i media statunitensi di «isteria» per la presunta disinformazione russa relativa alle elezioni.

Meloni: «Rafforzeremo il legame Italia-Usa»

«A nome mio e del governo italiano, le più sincere congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro, presidente». Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni.

Confronto Scholz-Macron per un coordinamento dopo il voto in Usa

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanule Macron hanno discusso su uno «stretto coordinamento» dopo il voto negli Stati Uniti: lo rende noto il governo tedesco.

Trump: «Sono tutti con noi, ispanici e araboamericani»

Durante tutta la campagna presidenziale e nel suo discorso di vittoria, Donald Trump ha rivendicato che il partito repubblicano sta espandendo la sua coalizione a gruppi razziali che solitamente votano per i democratici. «Arrivavano da ogni parte, sindacalizzati, non sindacalizzati, afroamericani, ispanici, americani, asiaticoamericani, araboamericani, musulmani americani. Avevamo tutti. Ed è stato meraviglioso. È stato un riallineamento storico, che ha unito cittadini di ogni estrazione sociale attorno a un nucleo comune di buon senso».

Le Borse europee aprono in positivo dopo l’esito delle elezioni Usa

Le Borse europee aprono in rialzo e promuovono la vittoria, che sembra ormai scontata, di Donald Trump. A Francoforte il Dax sale dello 0,59% a 19.364,75 punti, a Londra l’Ftse 100 guadagna lo 0,84% a 8.242,15 punti, a Parigi Cac 40 avanza dello 0,65% a 7.452,00 punti. A Milano l’Ftse Mib segna +0,24%.

Macron: «Pronti a lavorare insieme con rispetto»

«Congratulazioni al presidente Donald Trump. Pronti a lavorare insieme come abbiamo saputo fare per quattro anni. Con le tue convinzioni e con le mie. Con rispetto e ambizione. Per più pace e prosperità». Lo scrive su X il presidente francese, Emmanuel Macron.

Netanyahu si congratula con Trump

Benjamin Netanyahu si è congratulato con Donald Trump in un messaggio su X. «Cari Donald e Melania Trump, congratulazioni per il più grande ritorno della storia! Il vostro storico ritorno alla Casa Bianca offre un nuovo inizio per l’America e un potente rinnovato impegno alla grande alleanza tra Israele e America. Questa è una grande vittoria!In vera amicizia, vostri Benjamin e Sara Netanyahu».

Trump: «Fermerò tutte le guerre»

«Non inizierò le guerre, le fermerò», ha detto Donald Trump nel suo discorso della vittoria. «Non abbiamo avuto guerre, per quattro anni non abbiamo avuto guerre. Solo che abbiamo sconfitto l’Isis».

Trump sul palco con tutta la famiglia

Accolto sul palco del Centro Congressi di West Palm Beach da una folla entusiasta e sulle note di «God Bless America» di Lee Greenwood, Donald Trump ha voluto attorno a sé le persone più importanti nella sua vita personale e politica. L’ex first lady Melania Trump era in piedi accanto al marito ed è stata raggiunta da Barron, il figlio più giovane. Anche i figli più grandi di Trump, Don Jr., Eric, Ivanka e Tiffany, hanno raggiunto il padre sul palco. Con loro i principali consiglieri della campagna: Susie Wiles e Chris LaCivita e gli alleati politici erano sul palco, tra cui il presidente della Camera Mike Johnson. Trump ha anche citato alcune celebrità tra il pubblico e ha chiamato sul palco Dana White, ceo dell’Ufc, e il golfista Bryson DeChambeau. Trump ha riservato un lungo elogio a Elon Musk, il miliardario proprietario di X, Tesla e Space X.

Trump: «Dio mi ha risparmiato al vita per un motivo»

«Dio mi ha risparmiato la vita per un motivo», ha detto Donald Trump nel discorso della vittoria riferendosi all’attentato in cui è rimasto ferito a luglio. «E quella ragione era salvare il nostro paese e riportare l’America alla grandezza. E ora porteremo a termine questa missione insieme».

Trump: «Manterrò le promesse, nulla mi fermerà»

Donald Trump ha detto che manterrà le promesse, a cominciare dal taglio delle tasse e dalla riduzione del debito federale Usa. «Il compito che ci attende non sarà facile, ma metterò ogni grammo di energia, spirito e determinazione che ho nell’anima per portare a termine il lavoro che mi avete affidato», ha detto. «Governerò con un modello semplice, promesse fatte, promesse mantenute. Manterremo le nostre promesse. Niente mi impedirà di mantenere la mia parola. A voi, il popolo, renderemo l’America sicura, forte, prospera, potente e libera di nuovo. E chiedo a ogni cittadino in tutta la nostra terra di unirsi a me in questa nobile e giusta impresa. Ecco cos’è. È tempo di lasciarci alle spalle le divisioni degli ultimi quattro anni. È tempo di unirsi e ci proveremo».

Il Minnesota a Kamala Harris

Kamala Harris ha vinto il Minnesota, estendendo una serie di vittorie per i democratici che dura da 52 anni. Nessun candidato repubblicano alla presidenza ha vinto il Minnesota da Richard Nixon nel 1972, sebbene Donald Trump ci sia andato vicino nel 2016 quando è arrivato a soli 1,5 punti percentuali da Hillary Clinton.

Trump ringrazia Elon Musk: Dobbiamo proteggere i nostri geni»

Donald Trump ringrazia Elon Musk. «Dobbiamo proteggere i nostri geni», ha detto Trump sul palco del convention center. «Abbiamo una nuova stella. È nata una stella: Elon», ha urlato il candidato repubblicano.

Trump: «Stasera abbiamo fatto la storia»

«Abbiamo fatto la storia»: sul palco di West Palm Beach, Donald Trump ha dichiarato la vittoria e ha promesso di portare una nuova «età dell’oro» negli Stati Uniti. «Abbiamo fatto la storia per un motivo stasera, e il motivo è semplicemente che abbiamo superato ostacoli che nessuno pensava possibili, ed è ora chiaro che abbiamo realizzato la cosa politica più incredibile», ha detto.

«La più grande ritorna della storia americana»

«È stata la più grande ritorna della storia americana»: lo ha detto JD Vance, invitato a parlare sul palco del Convention center di Palm Beach da Donald Trump dopo che Fox l’ha proiettato vincitore.

Trump annuncia la vittoria con 267 voti elettorali

Donald Trump ha rivendicato la vittoria nelle presidenziali americane quando gli mancano solo tre voti elettorali. L’attuale conteggio dell’AP lo vede a 267 dei 270 grandi elettori di cui ha bisogno per tornare alla Casa Bianca. È in testa negli Stati chiave ancora da assegnare, tra cui Michigan e Wisconsin.

La Cina auspica una «coesistenza pacifica»

La Cina ha dichiarato di sperare in una «coesistenza pacifica» con gli Stati Uniti, mentre Donald Trump sembra sul punto di ottenere una vittoria decisiva su Kamala Harris nelle elezioni presidenziali del Paese. «Continueremo ad affrontare e gestire le relazioni tra Cina e Stati Uniti sulla base dei principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione win-win», ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning durante un regolare briefing.

La Cnn: le possibilità di Kamala Harris ridotte al lumicino

In base alle proiezioni della Cnn, le possibilità di vittoria per Kamala Harris sono al minimo. Secondo la Cnn, l’ex presidente Donald Trump ha 266 voti elettorali e Harris ne ha 188. Ciò significa che Trump deve solo vincere altri quattro voti elettorali per vincere la presidenza.

Orban esulta: «Sulla strada per una meravigliosa vittoria»

«Buongiorno Ungheria! Sulla strada per una meravigliosa vittoria». Lo scrive sui social il premier ungherese, Viktor Orban, grande sostenitore di Donald Trump.

Anche la Cnn annuncia che in Pennsylvania ha vinto Trump

Anche secondo le proiezioni della Cnn, l’ex presidente Donald Trump si è aggiudicato lo stato chiave della Pennsylvania, conquistando i 19 voti elettorali che si porta in dote. Nel 2020 Joe Biden, originario di Scranton, in Pennsylvania, vinse con poco più di 80.000 voti. Nel 2016 Trump fu il primo repubblicano a vincere in Pennsylvania dopo George H.W. Bush nel 1988, con poco più di 44.000 voti di scarto. La Pennsylvania è lo stato chiave più importante delle elezioni del 2024: con i 19 voti elettorali conquistati Trump sale a 267 contro i 214 della rivale.

Vittoria Trump, decisivi Pennsylvania e Wisconsin

La Fox News ha dichiarato Donald Trump vincitore delle elezioni presidenziali americane, unica rete a farlo, dopo aver annunciato la conquista da parte del candidato repubblicano degli Stati chiave di Pennsylvania e Wisconsin. «Donald Trump eletto come prossimo presidente degli Stati Uniti», ha annunciato lo speaker dell’emittente mentre sullo schermo passavano le immagini dei sostenitori del tycoon raccolti nel Centro Congressi in Florida dove è atteso per un discorso.

Ap: Trump vince il voto del secondo distretto del Maine

Trump ha conquistato il voto elettorale del secondo distretto del Maine, il più conservatore dei due dello Stato. Il Maine è uno dei due stati che dividono i loro voti elettorali: due voti vanno al vincitore statale e un voto a testa al vincitore del distretto congressuale più ampio. Il secondo distretto dello Stato ha votato per Trump anche nel 2016 e nel 2020.

Fox «assegna» la Pennsylvania, esulta il comitato di Trump

Con un grande urlo hanno accolto i seguaci dell’ex presidente Donal Trump il trionfo del repubblicano in Pennsylvania proiettato per il momento solo dalla rete conservatrice Fox News. I sostenitori di Trump sono scoppiati in grida di festa quando hanno appreso che Fox è diventata la prima rete a proiettare la vittoria del repubblicano in Pennsylvania, che assegna 19 voti elettorali, il maggior numero di promesse tra i sette Stati considerati chiave in queste elezioni presidenziali. Dopo il successo in North Carolina e in Georgia, se Trump vincerà anche la Pennsylvania, il suo cammino verso la Casa Bianca sarà a soli tre voti elettorali dai 270 necessari. Gli applausi sono scoppiati pochi istanti prima che Trump si rivolgesse a centinaia di sostenitori nel centro congressi di Palm Beach. La sua rivale democratica, la vicepresidente Kamala Harris, ha rifiutato di parlare ai sostenitori a Washington. Jaime Florez, portavoce della campagna conservatrice, ha dichiarato che la vittoria in Pennsylvania è «monumentale», facendo eco alla sensazione generale di vittoria dei sostenitori di Trump.

Fox annuncia: Trump è il presidente degli Usa

Donald Trump, secondo Fox, diventa il 47esimo presidente Usa, il primo a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine ’800), il primo con una condanna penale e il presidente più anziano ad insediarsi, a 78 anni. La sua è un’impresa senza precedenti perché è riuscito a tornare alla Casa Bianca, sfidando ogni regola del «politicamente corretto», sopravvivendo a due impeachment, vari processi, due condanne penali e vari scandali. Dopo l’assalto al Capitol sembrava un leader politico finito, abbandonato anche dal suo partito, che invece è riuscito a riconquistare.

Anche Robert F. Kennedy al raduno dei supporter di Trump

Robert F. Kennedy Jr, ex candidato alla presidenza, è arrivato al Palm Beach Convention Center, dove è atteso Donald Trump per quello che con ogni probabilità sarà il discorso di annuncio della vittoria. Trump ha detto che il più controverso tra gli eredi della dinastia avrà un ruolo nella sua amministrazione in materia di politica sanitaria, ma non ha specificato quale sarà. Kennedy, che ha lanciato la sua candidatura presidenziale come indipendente prima di ritirarsi dalla corsa e sostenere Trump, si è unito a lui in diversi raduni nell’ultima parte della campagna elettorale.

Fox: Trump vince in Pennsylvania

Il Decision Desk di Fox News ha assegnato la Pennsylvania a Donald Trump. È la vittoria più importante per l'ex presidente che ora, secondo l’emittente, è a tre voti elettorali dalla vittoria, ovvero alla soglia dei 270 elettori per la conquista della Casa Bianca. È il secondo Stato in bilico che Trump strappa ai dem: nel 2020 aveva vinto Joe Biden nello Stato, mentre nel 2016 era stato il tycoon.

L’Ap: Kamala Harris vince nel New Hampshire

La vicepresidente Kamala Harris ha conquistato il New Hampshire, continuando la serie ventennale di vittorie democratiche. Il New Hampshire ha assegnato i suoi 4 voti elettorali ai democratici in sette delle ultime otto elezioni presidenziali.

Trump avanti in tutti gli «swing state» da assegnare

Dopo aver conquistato North Carolina e Georgia, Donald Trump è avanti in tutti i cinque «swing state» non ancora assegnati. Nel dettaglio, secondo le proiezioni di Associated Press, in Nevada (6 grandi elettori) Trump è al 50,9% contro il 47,5% di Harris con il 75% dei voti scrutinati; in Arizona (11 grandi elettori) Trump è al 50% contro il 49,2% di Harris con il 51% dei voti scrutinati; in Wisconsin (10 grandi elettori) Trump è al 51,4% e Harris al 47,2% con l’86% dei voti scrutinati; in Michigan (15 grandi elettori) Trump è al 52,4% e Harris al 45,8% con il 61% dei voti scrutinati; nella fatidica Pennsylvania (19 grandi elettori) Trump è al 51,2% e Harris al 47,8% con il 90% dei voti scrutinati. Al momento Trump è a 247 grandi elettori e Harris a 210.

Texas, il repubblicano Ted Cruz confermato al Senato

Secondo Nbc News e Associated Press, anche il senatore repubblicano Ted Cruz ha ottenuto una non scontata rielezione contro lo sfidante democratico, il deputato Colin Allred, di Dallas. Un avversario che si annunciava come particolarmente aggressivo e ben finanziato che era riuscito ad alimentare le speranze dei democratici del Lone State, il più grande e più popoloso stato meridionale degli Usa, notoriamente a maggioranza repubblicana. Cruz, esponente di spicco del Grand Old Party e senatore dal 2013, conosciuto per le sue posizioni fortemente conservatrici, secondo i pronostici è riuscito a preservare il suo dominio smentendo la narrativa di chi sosteneva che il Texas poteva voltar pagina alla luce dei cambiamenti demografici e della massiccia campagna democratica per portare più persone, e soprattutto le donne, alle urne. «Keep Texas, Texas» era stato il ritornello della campagna di Cruz già candidato alle primarie repubblicane del 2016, poi sconfitto da Donald Trump. «Stasera il popolo del Texas ha parlato, e il suo messaggio risuona chiaro come una campana in tutto il nostro grande stato: il Texas rimarrà nel Texas», ha dichiarato Cruz parlando a una folla di centinaia di persone, secondo quanto riportato dai media americani. Il senatore riconfermato ha preso la parola in una salone decorato a festa di un hotel nel centro di Houston, secondo quando riportato dal New York Times. «La sua vittoria, ha sottolineato la testata, ha contribuito a garantire ai repubblicani il controllo del Senato Usa».

Seggi chiusi in Alaska: concluse le elezioni negli Stati Uniti

Seggi chiusi in Alaska, dove sono in gioco 3 voti elettorali. Con la chiusura dei seggi in Alaska si sono ufficialmente concluse le elezioni negli Stati Uniti. Nella politica presidenziale, l’Alaska è uno stato garantito ai repubblicani. Ha votato per il candidato democratico alla presidenza solo una volta dal 1959. Nel 1964, il presidente Lyndon Johnson battè il candidato repubblicano Barry Goldwater di quasi 31 punti percentuali. Questa è la prima elezione presidenziale dell’Alaska tenutasi con il voto a scelta classificata, in cui gli elettori possono indicare fino a quattro candidati in ordine di preferenza.

Trump in vantaggio anche in Nevada

Arrivano i primi dati parziali diffusi da Ap sul Nevada, altro cruciale «swing state», che vedono Donald Trump in vantaggio con il 71,4% dei voti contro il 26,8% di Kamala Harris, quando lo scrutinio è al 6%. Nello stato seggi chiusi con tre ore di ritardo. Gran parte dei voti deve ancora essere conteggiata e quello completo può richiedere giorni.

Musk scatenato sui social, spunta la vecchia gag del lavandino

Elon Musk è attivissimo sulla sua piattaforma X mentre le proiezioni sul voto in Usa appaiono sempre più favorevoli a Donald Trump. Tra i numerosi post pubblicati in queste ore sul suo profilo, spicca un fotomontaggio che vede la celebre immagine di lui che trasporta il lavandino che si portò dietro nel suo primo giorno da capo del social network sovrapposta a quella dello Studio Ovale. La didascalia è «let that sink in», gioco di parole intraducibile: l’espressione significa lasciate che questa cosa (la probabile vittoria di Trump, ndr) venga recepita appieno e «sink» vuol dire anche, appunto, lavandino.

Harris lascia il quartier generale

Kamala Harris ha lasciato il quartier generale della campagna democratica per le presidenziali «e tornerà domani», secondo quando annunciato dal portavoce della campagna, Cedric Richmdonm, ai supporter raccolti alla Howard University. «Ci sono ancora molti Stati che devono essere assegnati», ha detto Richmond. «Vi ringraziamo di essere qui - ha concluso - e per il vostro entusiasmo. La vicepresidente questa sera non parlerà. Tornerà domani per rivolgersi alla nazione».

Ap: in Georgia Trump in vantaggio di 120 mila voti

Trump è in vantaggio di poco meno di 120.000 voti in Georgia, dove è stato scrutinato oltre il 90% delle schede.

Trump atteso per un discorso

Nell'attesa che Trump tenga un discorso al Palm Beach Convention Center, i suoi sostenitori si stanno raccogliendo nel grande centro congressi mentre il presidente si dirige da Mar-a-Lago. Lo riporta la Ap.

La Cnn: Trump vince in Georgia

La Cnn: Trump vince in Georgia. Dopo Decision Desk, anche la Cnn ha assegnato a Donald Trump i 16 grandi elettori della Georgia, altro cruciale Swing State. Trump conquista così 246 grandi elettori contro i 210 che al momento risultano assegnati a Harris da Ap che - a differenza della Cnn - ha già assegnato a Harris il New Mexico e un voto elettorale nel Maine.

Kamala Harris non parlerà nel corso della notte

Kamala Harris non ha intenzione di parlare in pubblico durante la notte. Lo ha detto una fonte vicina alla Casa Bianca all’Associated Press. Monta l’ansia nel quartier generale di Harris a Howard L’ansia sta avendo la meglio alla Howard University di Washington D.C. dove la vicepresidente Kamala Harris con il suo staff elettorale i tantissimi supporter democratici stanno seguendo l’Election Night, in attesa dei risultati elettorali. Le prime ore della serata, raccontano alcuni simpatizzanti della candidata, sono trascorse in un clima allegro: scandite da musica, danze e cori intonati da chi è arrivato nel campus caro a Kamala Harris (perchè vi ha studiato) convinto di vivere di lì a poco un «momento storico». Molti simpatizzanti col passare delle ore hanno però cominciato a dubitare. E l’ansia ha preso il sopravvento a metà serata a Washington. Kamala Harris, stando ai programmi della vigilia, avrebbe dovuto prendere la parola durante la notte, sul palco allestito nel prato della Howard University soprannominata la «Harvard nera». I volti di chi si trovava al campus, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti, hanno cominciato a rabbuiarsi dopo le 23 (ora di Washington) con l’arrivo dei primi risultati. In gioco, per molti sostenitori della candidata democratica, c’è il futuro stesso della democrazia americana. E mentre i maxi schermi ad Howard fanno scorrere i primi exit poll a favore di Trump, anche negli Stati in bilico, c’è chi decide di smobilitare ante tempo, vuoi per l’ansia, vuoi per «la paura del cammino che ci attenderà», rivela un’altra supporter della Harris.

Ad Harris i 2 voti rimanenti in Nebraska

Kamala Harris ha vinto i due voti elettorali legato al secondo distretto del Nebraska. La vicepresidente si è imposta nel distretto in cui ricade la città più grande dello Stato, Omaha, con i suoi sobborghi. Il distretto si è guadagnato il soprannome di «punto blu» del Nebraska dopo aver sostenuto altri due candidati democratici alla presidenza negli ultimi 16 anni: Barack Obama nel 2008 e Joe Biden nel 2020. Il Nebraska e il Maine sono gli unici due stati che hanno diviso i loro voti del Collegio elettorale in base ai voti popolari nei singoli distretti congressuali.

Le Hawaii a Kamala, ora 203 voti contro i 230 di Trump

Kamala Harris ha vinto le Hawaii e si è aggiudicata i quattro voti elettorali dello Stato. Ora la conta dei voti elettorali ne assegna 230 a Trump e 203 alla candidata democratica. È la decima elezione presidenziale consecutiva in cui le Hawaii scelgono il candidato del Partito Democratico. L’ultima vittoria di un repubblicano risale al 1984 per la rielezione di Ronald Reagan. Le Hawaii sono uno stato solidamente blu, con i democratici che controllano tutte le cariche elettive statali e i due seggi della Camera degli Stati Uniti dello stato. I democratici controllano anche da tempo più di tre quarti dei seggi sia nella Camera che nel Senato dello Stato.

Melania Trump posta la foto del figlio Barron al seggio

Melania Trunmp ha postato su X una foto di Barron, il figlio avuto dall’ex presidente, al seggio elettorale. «Ha votato per la prima volta - per suo padre», ha scritto l’ex First Lady. Barron Trump ha compiuto 18 anni a marzo e ha iniziato il suo primo anno alla New York University questo autunno.

Proiezioni Fox: ai repubblicani il controllo del Senato

I repubblicani vincono il controllo del Senato Usa, secondo le proiezioni di Fox. Ai repubblicani andranno almeno 51 seggi. La vittoria del senatore repubblicano Bernie Moreno sul democratico Edmund Gerald Brown, in Ohio, osservano gli analisti, ha sostanzialmente chiuso la corsa al Senato Usa.

Urla di giubilo al quartier generale di Trump a Palm Beach

Applausi, boati e cori «Usa, Usa» sono scattati al party organizzato dalla campagna di Donald Trump nel centro congressi di Palm Beach dopo l’annuncio che il tycoon ha conquistato la North Carolina. Prima Decision Desk e poi l’Ap hanno infatti assegnato a Donald Trump il cruciale «swing State» della North Carolina, con i suoi 16 grandi elettori. Crescono ora le opzioni che consentirebbero al magnate di raggiungere la quota 270 che vale la presidenza.

Il New York Times: «Trump ha il 90% di probabilità di vittoria»

Il New York Times attribuisce a Donald Trump il 90% delle probabilità di vincere le presidenziali americane. Il risultato finale previsto è di 301 grandi elettori rispetto ai 237 di Kamala Harris.

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