La Francia e il Regno Unito chiederanno domani alle Nazioni Unite, la creazione a Kabul di una 'safe zone', un’area sicura, per svolgere operazioni umanitarie dopo il ritiro delle truppe internazionale che terminerà a fine mese. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, in un’intervista al settimanale Le Journal du Dimanche.
In vista della riunione, domani, dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Cina e Russia) per discutere del dossier afghano, Londra e Parigi stanno elaborando un "progetto di risoluzione" che "mira a definire, sotto il controllo dell’Onu, una 'safe zone' a Kabul, che consentirà di continuare le operazioni umanitarie", ha reso noto Macron.
"Questo è molto importante. Fornirebbe un quadro alle Nazioni Unite per agire in caso di emergenza, e soprattutto permetterà di mettere tutti davanti alle proprie responsabilità e alla comunità internazionale di mantenere la pressione sui talebani", ha aggiunto l’inquilino dell’Eliseo.
Iniziate due settimane fa con la presa di Kabul, le operazioni di evacuazione per gli afghani in fuga dal regime talebano stanno per concludersi all’aeroporto della capitale, in vista della scadenza del 31 agosto per il ritiro delle truppe americane. La Francia ha cessato le operazioni venerdì sera e il Regno Unito ieri. Il presidente francese ha annunciato, però, che sono state "avviati colloqui con i talebani" per "proteggere ed evacuare" gli afghani a rischio dopo il 31 agosto. Parigi conta sull'aiuto del Qatar che, grazie ai suoi buoni rapporti con i talebani, "ha la possibilità di organizzare operazioni di trasporto aereo", ha precisato ieri Macron da Baghdad, dove ha partecipato a un vertice regionale. AGI
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