Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Afghanistan, arrivati a Fiumicino gli italiani rimpatriati da Kabul: "I talebani ci cercano casa per casa"

E’ atterrato all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 14.30 il volo dell’aeronautica militare con a bordo circa 70 persone di rientro dall’Afghanistan. Si tratta di circa 50 unità del personale diplomatico italiano e di una ventina di ex collaboratori afgani. Per tutti ora scattano le procedure previste, a partire dal tampone molecolare a opera di personale della Croce Rossa.

Tra i passeggeri, c'era anche l’ambasciatore italiano a Kabul, Vittorio Sandalli. Gli italiani ed il personale dell’Ambasciata hanno lasciato lo scalo. La ventina di ex collaboratori afghani passeranno invece da un varco decentrato e non visibile per essere accompagnati con un pullman dell’esercito a Roccaraso.

«Ho paura per chi ha lavorato con noi ed ora sta per morire. I Talebani li cercano casa per casa. Abbiamo lasciato migliaia di persone che rischiano la vita. La situazione è gravissima, la comunità internazionale li salvi». Così, intervistato a Fiumicino, uno degli afghani arrivati oggi col volo da Kabul.

Il volo - spiega una nota congiunta dei ministeri degli Esteri e della Difesa - partito nella giornata di ieri, «rientra nel piano per riportare in patria il personale dell’ambasciata italiana e nell’operazione 'Aquila Omnià per portare in Italia gli ex collaboratori afgani con loro famiglie. Piano e operazione pianificati e diretti dal Comando operativo di vertice interforze (COVI), comandato dal generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, ed eseguito dal Joint Force Headquarter (JFHQ), elemento operativo del COVI con la collaborazione per la prima accoglienza e il supporto sanitario della Croce rossa italiana».

Contestualmente e successivamente all’evacuazione del personale diplomatico e connazionale, proseguirà il lavoro di coordinamento del Team militare del COVI, con l’operazione 'Aquila Omnia', per l’evacuazione umanitaria dall’Afghanistan dei collaboratori afgani del ministero della Difesa e del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, nel più breve tempo possibile, attraverso un ponte aereo assicurato da aerei KC767 dell’Aeronautica Militare.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi ha ringraziato "le forze armate per le operazioni che stanno permettendo di riportare in Italia i nostri concittadini di base in Afghanistan. L’impegno dell’Italia è proteggere i cittadini afghani che hanno collaborato con la nostra missione. Il Presidente è in continuo contatto con il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. L’Italia è al lavoro con i partner europei per una soluzione della crisi, che tuteli i diritti umani, e in particolare quelli delle donne".

Caricamento commenti

Commenta la notizia