
I leader del G7 riuniti a Carbis Bay hanno adottato un piano che punta ad aiutare a costruire infrastrutture nei Paesi in via di sviluppo, in risposta alla Nuova Via della Seta promossa dalla Cina. Il Build Back Better World (B3W), ispirato dall’amministrazione Usa di Joe Biden, offre una partnership «guidata da valori, di alto livello e trasparente».
Un modo per rispondere alla «competizione strategica con la Cina e impegnarsi con azioni concrete per affrontare l’estrema necessità di infrastrutture nei Paesi a basso e medio reddito», ha sottolineato la Casa Bianca.
«Non si tratta di far scegliere i Paesi fra noi e la Cina. Si tratta di offrire una visione e un approccio alternativo: quello che stiamo proponendo è un’agenda positiva concentrata sull'unire i Paesi che condividono i nostri valori sui temi che contano di più». Lo afferma un funzionario della Casa Bianca, sottolineando che gli Stati Uniti stanno "offrendo un visione alternativa e positiva per il mondo rispetto a quella presentata dalla Cina e dalla Russia».
1 Commento
Filippo
12/06/2021 19:37
Per aiutare i paesi più poveri basterebbe che le multinazionali smettessero di depredarli con la complicità ben pagata dei governanti locali. Al punto in cui si trovano tanti paesi poverissimi, l'unica soluzione sarebbe un neocolonialismo virtuoso. Parlare di indipendenza e democrazia non ha senso con gente che muore di fame!
Gigi
13/06/2021 08:18
Già bisogna solo vedere chi tra via della seta e via dei dollari, abbia i canini più lunghi, una lotta tra titani comunque.