L’India ha superato i 20 milioni di contagi da Covid-19, dopo aver registrato altri 357.229 casi nelle ultime 24 ore. Lo riporta il ministero della Salute, che aggiorna così a 20,3 milioni il totale delle infezioni da inizio pandemia. I nuovi decessi sono stati 3.449 per un totale di 222.408.
L’India è diventata la seconda nazione al mondo, dopo gli Stati Uniti, ad oltrepassare la drammatica soglia dei 20 milioni di contagi: in soli quattro mesi nel Paese asiatico si sono registrati 10 milioni di nuovi casi.
Nonostante la situazione tragica, col sistema sanitario al collasso, le autorità indiane hanno sottolineato che le infezioni sono in consistente calo dal 30 aprile, quando il bollettino ufficiale aveva segnato per la prima volta oltre 400mila casi in 24 ore. Gli esperti ritengono però che il numero di contagi e decessi ufficiale sia sottostimato.
E a causa della crisi pandemica, l’Indian Premier League, il più ricco torneo di cricket nel mondo, è stato sospeso a tempo indeterminato mentre l’India è alle prese con una brutale ondata di Covid-19. Nel comunicato che annuncia la decisione gli organizzatori spiegano che "è imperativo ora sospendere il torneo".
La mossa - che arriva dopo che due giocatori sono risultati positivi costringendo a posticipare un match - segue la forte polemica che ha interessato la prestigiosa competizione sportiva, sesta per valore economico dietro al football americano e al calcio europeo. Con picchi di contagi che in questa seconda ondata hanno superato i 400 mila al giorno, l’India non ha fermato il torneo.
L’Indian Premier League coinvolge otto franchigie indiane che si contendono all’asta i migliori giocatori del mondo e doveva concludersi con la finale del 30 maggio a Ahmedabad. Gli organizzatori non hanno specificato quando e dove la competizione potrebbe riprendere. L’India, che ha superato i 20 milioni di contagi totali, dovrebbe ospitare, a ottobre e novembre prossimi, la Twenty20 World Cup. AGI
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