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Sostenitori di Trump sfilano a Washington, scontro sui numeri

I sostenitori di Donald Trump hanno portato la loro protesta contro i presunti brogli elettorali nel cuore di Washington: una folla colorata e vociante, radunata dai movimenti "Women for Trump", "Million Maga March" e "Stop the Steal", ha sfilato vicino alle istituzioni federali con la benedizione del suo beniamino che ha incrociato i manifestanti in limousine mentre andava a giocare a golf.

A parte qualche tafferuglio, il corteo si è svolto pacificamente, accompagnato dal solito balletto dei numeri: la portavoce della Casa Bianca ha parlato di "più di un milione" in piazza, lo stesso presidente di "centinaia di migliaia" ma per i media si trattava solo di qualche migliaio o forse decine di migliaia.

Lo slogan era "Stop the Steal", ferma il furto, in segno di protesta contro elezioni considerate "truccate" da Trump e dai suoi fedelissimi e questo recitavano molti cartelli. In piazza c'erano tanti elettori repubblicani delusi dal voto ma anche attivisti di destra e cospirazionisti.

Con il passare delle ore la marea dei supporter, in gran parte senza mascherine di protezione, si è allargata da Freedom Plaza a Pennsylvania Avenue, la strada principale che costeggia la Casa Bianca. Kayleigh McEnany, portavoce del presidente, ha twittato le foto di due riprese aeree della manifestazione, scrivendo "più di un milione in marcia per il presidente. La migliore base elettorale nella storia, vi amiamo, ragazzi!".

Poi lo stesso "the Donald" si è concesso un bagno di folla lasciando la Casa Bianca per andare a giocare a golf in Virgina: ha salutato sorridente da dietro i finestrini dell’auto blindata mentre i sostenitori lo osannavano.

Tutta la famiglia Trump, da Eric a Lara, ha poi rilanciato su Twitter le immagini della manifestazione definita "fantastica" e "straordinaria".

"VINCEREMO!", ha twittato il presidente, "centinaia di migliaia di persone che mostrano il loro sostegno a D.C. Non tollereranno un’elezione manipolata e corrotta!".

Il corteo è stato turbato solo da qualche tafferuglio con i sostenitori di Joe Biden e gli attivisti anti-razzisti che avevano organizzato una contro-manifestazione, per il resto si è svolto in modo pacifico, tra chi scandiva slogan contro i democratici e chi intonava l’inno americano.

Nel pomeriggio i manifestanti si sono diretti verso la sede della Corte Suprema su cui punta il popolo di Trump perchè i giudici ribaltino il verdetto emerso dallo spoglio ufficiale dei voti. In Minnesota centinaia di supporter del presidente si sono radunati davanti alla residenza del governatore, il democratico Tim Walz, per protestare contro le misure anti-covid prese dopo l’aggravarsi della pandemia. AGI

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