
A due giorni dall’anniversario della strage di Nassiriya, cinque militari italiani sono rimasti feriti in Iraq in seguito all’esplosione di un ordigno artigianale. I soldati fanno parte di un team misto di Forze Speciali italiane che stava svolgendo attività di addestramento per le Forze di Sicurezza irachene impegnate nella lotta al Daesh.
I cinque militari coinvolti dall’esplosione sono stati soccorsi ed evacuati con elicotteri Usa che fanno parte della coalizione e trasportati nell’ospedale militare di Baghdad dove stanno ricevendo le cure necessarie. I militari feriti, i cui nomi sono riportati dall'Adnkronos, sono Marco Pisani, Paolo Piseddu, Andrea Quarto, Emanuele Valenza, Michele Tedesco.
Secondo quanto rende noto lo Stato Maggiore della Difesa, due hanno riportato solo abrasioni e microfratture e sono subito stati giudicati fuori pericolo, mentre gli altri tre sono rimasti gravemente feriti. In particolare, secondo quanto è stato possibile apprendere, uno avrebbe perso alcune dita di un piede, un altro avrebbe subito la parziale amputazione delle gambe e il terzo un’emorragia interna. Subito sono stati evacuati con elicotteri americani della coalizione anti-Isis in un ospedale militare da campo a Baghdad e, appena possibile, verranno trasferiti in Italia.
L’attentato contro i militari italiani - secondo quanto appreso dall’Ansa - è avvenuto intorno alle 11 locali, nella zona di Suleymania, nel Kurdistan iracheno. Ad essere coinvolti sono stati i commandos della task force presente in quell'area, che stava svolgendo un’attività di supporto ad una unità di forze speciali dei Peshmerga. I cinque feriti, sempre secondo quanto è stato possibile apprendere, sono tre incursori della Marina (appartenenti al Goi, il Gruppo operativo incursori) e due dell’Esercito (9/o Col Moschin).
Le famiglie sono state informate. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, è stato prontamente messo al corrente dell’evento dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, e segue con attenzione l'evolversi della situazione.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, appresa la notizia del gravissimo attentato contro il contingente militare italiano in Iraq, ha fatto pervenire al Ministro della Difesa, onorevole Lorenzo Guerini, e al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, un messaggio di solidarietà per i militari rimasti feriti.
Anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, informato tempestivamente dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha espresso vicinanza ai militari feriti, che stanno ricevendo in queste ore le cure mediche, e alle loro famiglie.
Intanto, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime; le indagini saranno affidate ai carabinieri del Ros. Un attentato che ricorda quello, gravissimo, accaduto il 12 novembre 2003, a Nassiriya che fece 28 morti, dei quali 19 italiani e nove iracheni.
I militari italiani sono in Iraq nel quadro della missione Prima Parthica, che opera nell’ambito dell’operazione internazionale per fornire assistenza e addestramento alle forze irachene che stanano le ultime, mai completamente sopite, realtà del Daesh, l’autoproclamato Califfato.
L’Iraq è ancora tutt'altro che pacificato e in queste ultime settimane ci sono manifestazioni antigovernative che sono le più imponenti dal 2003, quando il regime di Saddam Hussein crollò dopo l’intervento militare Usa. I manifestanti e le forze di sicurezza si sono scontrati anche nelle ultime ore nel centro della capitale, trasformato in un campo di battaglia saturo di gas lacrimogeni.
Da settimane la tensione è altissima, la disobbedienza paralizza strade, infrastrutture petrolifere e amministrazioni; e la protesta si va sempre più canalizzando contro Teheran, percepito come un a presenza ingombrante per le continue interferenze nella politica interna. L’ondata di manifestazioni e violenze, cominciata l'1 ottobre, per chiedere la caduta di un governo considerato corrotto e incompetente, ha causato più di 300 morti.
16 Commenti
Nostradamus
10/11/2019 17:42
Un caloroso abbraccio ai nostri valorosi eroi e rientriamo presto da queste missioni che non condivido.
Pietro2
10/11/2019 18:18
Finite le cure lo stato si dimenticherà di questi 5 nostri soldati. Tantissimi auguri di una pronta guarigione.
Mclaren
10/11/2019 18:50
Che faccia di bronzo questi politici . Con il messaggio di solidarietà non guariscono subito questi soldati. Perché non ci vanno loro in missione ?
Mclaren
10/11/2019 19:11
Cosi sanno cosa rischiano questi ragazzi. Questi politici sono solo bravi a chiacchiere.
Paolo
11/11/2019 10:51
Caro MC Karen capisco la tua e anche mia amarezza per l'accaduto,ma chi sceglie la vita militare sceglie di andare incontro anche a questo.Un caloroso abbraccio e ringraziamento a loro.
Giuseppe
10/11/2019 19:06
Complottismo alle stelle
Polis
10/11/2019 20:24
Ma complottismo di che....ma vai a studiare hai imparato una parola nuova e la usi a sproposito.
Thore
11/11/2019 02:08
Sentite che parla Yussuf.
Mino VS Illegalitá
11/11/2019 11:54
Be allora dato che questo é complottismo, speriamo che la prossima volta tocchi a té,tanto lo dici tu stesso che é solo complottismo, e non fanatismo religgioso.
Giuseppe
10/11/2019 19:07
Solo le calamità naturali distraggono senza alimentare complottismo
Giuseppe
10/11/2019 19:11
Se l'Italia si ritirasse da tutte le missioni all'estero e si riducesse le spese militari l'Italia risparmierebbe centinaia di miliardi di euro!!! E potrebbe creare lavoro, ridurre le tasse e potenziare lo stato sociale
Eugenio
10/11/2019 20:10
Vicinanza ai nostri soldati.
Salvatore
10/11/2019 21:54
In questo triste momento per quanto subito....Auguro una pronta guarigione a questi ragazzi orgoglio d'Italia ed esprimo la mia vicinanza alle loro famiglie.
Antonello
11/11/2019 00:36
A volte mi chiedo come sia possibile che nel 2019 ancora ci sia gente che uccide per fanatismo religioso.massimo rispetto e vicinanza per questi ragazzi che combattono contro queste bestiacce
Peo
11/11/2019 09:57
Sig. Antonello. Personalmente immagino che la religione sia il metodo per acquisire adepti... ma per chi organizza queste crociate il fine è come sempre il potere.
ro
11/11/2019 03:11
sarebbe utile che rientrassero tutti e che la politica anziché speculare sulla pelle di soldati eviterebbero di vendere armi magari la guerra se la farebbero con i bastoni tra di loro ma visto che ci sono troppi interessi questo non è possibile vero signori politici vendetegli pure le armi ma portate a casa i soldati
Filippo
11/11/2019 08:15
Settemila nostri militari all'estero per supportare interessi non nostri e che ci costano una fortuna.Fateli rientrare tutti e mandiamo in zone di guerra solo alti ufficiali come consulenti.
Eco
11/11/2019 08:44
Cosa fanno i nostri soldati all'estero di reale x la pace? Rischiano la vita x soldi, ma ne vale la pena?
SIGFRIDO
11/11/2019 09:53
sarò certamente controcorrente,nessuno li ha obbligati ad andare li'....i soldi fanno gola a tutti e bisogna tenere conto anche di quello che puo' accadere in un luogo di guerra!!!
Lavorodomani85@gmail.com
11/11/2019 09:58
Auguri di pronta guarigione ai nostri soldati. Questa è una battaglia, colpa degli USA,Gli amici di Saddam, sono i veri responsabili di questi attentati , fino a quando non saranno reintegrati nel potere, ci saranno sempre di questi attentati.Tra Iran e Iraq non ci sarà mai pace.
Giovanni
11/11/2019 09:59
Nelle zone di guerra, devono rimanere quei Stati che l'hanno creata la guerra... Ritiro immediato dei nostri Soldati...senza si e senza ma.......
cmely
11/11/2019 11:35
Sono vicina ai militari feriti e alle loro famiglie: queste cosiddette missioni di pace sono troppo pericolose e della solidarietà ipocrita dei nostri ben protetti politici credo che questi ragazzi se ne facciano ben poco ...