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Siria, prosegue l'avanzata turca contro i curdi: in fuga anche famiglie dell'Isis

Sono già 130 mila gli sfollati fuggiti dalle loro case dall’inizio delle operazioni militari della Turchia nella Rojava, l’amministrazione curda nel nord-est della Siria, ma potrebbero diventare 400 mila. L’allarme arriva dall’Onu, al quinto giorno dell’offensiva militare di Ankara. Intanto le operazioni sul terreno proseguono. Dopo aver conquistato la strategica città di Ras Al-Ayn ieri, l’artiglieria turca ha spianato la strada ai miliziani dell’Els (l'Esercito libero siriano), che ora combattono alle porte di Tel Abyad, un altro dei centri dell’area interessata dall’intervento e uno degli obiettivi di Ankara in questi primi giorni dell’offensiva. Secondo l’ultimo comunicato del ministero della difesa, esercito turco ed Els al momento controllano 22 centri abitati, 17 dei quali in prossimità di Tel Abyad e cinque nella provincia di Ras Ayn. Ed è proprio da Tel Abyad che potrebbero arrivare gli sviluppi più importanti della giornata.

Intanto, alla vigilia della riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue che domani affronterà la crisi, si concretizza uno dei timori dell’Occidente: i curdi hanno fatto sapere che decine di familiari di terroristi dell’Isis, confinate nei campi del nord est della Siria, sono fuggiti: «Il brutale attacco dell’esercito turco in prossimità del campo di Ayn Isa ha permesso la fuga di alcune famiglie di jihadisti». L’Osservatorio siriano per i diritti umani, una ong con sede a Londra ma che si avvale di una serie di contatti sul terreno, parla circa 100 i familiari dei terroristi fuggiti (in totale nei campi del nord della Siria, sempre secondo l’ong, vivono 12 mila stranieri, di cui 8 mila donne e 4 mila minori), ma per i curdi sono quasi 800.

L’offensiva turca nell’enclave autonoma curda è ricominciata di buon mattino con raid su Gire Spi e Serekaniye. Ma è anche in atto la controffensiva curda: secondo l’Osservatorio, le milizie curde Ypg hanno inflitto sconfitte all’Els, alleato della Turchia, nella zona di Ras al Ayn. Controffensiva 'confermatà indirettamente dal ministero della Difesa di Ankara, che attraverso un comunicato ha reso noto che l’esercito turco ha il controllo di 14 villaggi e della cittadina di Suluk, conquistata stamane, mentre ieri sera risultava che Els fosse penetrata in altri 4 villaggi ( portando a 18 il totale), tutti nella zona di Ras Al Ayn.

Ankara ha aggiunto che 480 miliziani curdi Ypg sono stati «neutralizzati», il termine comunemente usato per i terroristi uccisi, feriti o arresisi, dall’inizio della operazione «Fonte di pace».

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