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Proteste in tutto il mondo, ma in Cina non si ferma festival della carne di cane

YULIN. Si è svolto oggi a Yulin, nel sud della Cina, il festival annuale della carne di cane, nonostante le proteste che sono state sollevate in tutto il mondo, inclusa la Cina, dagli animalisti. Nel corso del festival circa diecimila cani vengono abbattuti e la loro carne viene servita nei ristoranti locali. La carne di cane è considerata una prelibatezza in alcune zone della Cina meridionale, della Corea e delle Filippine. Il festival di Yulin, che si trova nella Regione Autonoma del Guanxi, vicino al confine col Vietnam, è frequentato da migliaia di persone che non hanno rinunciato alla loro carne preferita.

In Cina negli ultimi anni il possesso di cani da compagnia si è largamente diffuso, soprattutto nelle grandi città. A Pechino e Shanghai ma anche nelle metropoli del sud come Guangzhou e Shenzhen migliaia di persone di tutte le età hanno un cane. Petizioni per l'abolizione del festival sono state lanciate dai gruppi animalisti internazionali e firmate da milioni di persone, tra cui molti cinesi. Le autorità del Guanxi hanno sottolineato che il festival non è organizzato nè sponsorizzato dal governo locale, che anzi ha imposto ai ristoratori una serie di restrizioni. È stato vietato di uccidere gli animali in zone pubbliche, di esibirne le carcasse e di servire carne di cane all'aperto.

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