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Guerra in casa Le Pen, Jean-Marie alla figlia: "Mi difenderò e attaccherò"

PARIGI. «Andrò a difendermi, ovviamente, ma anche ad attaccare»: nello psicodramma familiare dei Le Pen è oggi l'anziano Jean-Marie - minacciato di espulsione dal Front National - a replicare alla figlia Marine, che ha annunciato ieri sera in un'intervista in diretta tv l'apertura di una procedura disciplinare nei suoi confronti.

Ieri sera, la presidente del FN, in diretta al tg delle 20 di TF1, ha annunciato la procedura disciplinare nei confronti del padre e fondatore del partito dopo le sue ripetute provocazioni di stile xenofobo e antisemita. Nell'ultima della serie, intervistato dal periodico di estrema destra Rivarol, aveva difeso il maresciallo Petain, capo della Francia collaborazionista con i nazisti.

«L'intervista della signora Le Pen - ha detto stamattina Jean-Marie alla radio RTL - mi lascia sbalordito. Non riesco a capire le cause delle sue azioni, le tappe della sua evoluzione. La signora Le Pen sta provocando l'esplosione, aveva la possibilità di avere risultati vincenti e si crea da sola un'enorme difficoltà con il fondatore del suo partito che, in più, è anche suo padre». L'appuntamento per decidere la sorte di Jean-Marie Le Pen - secondo quanto annunciato ieri sera dalla figlia - è ormai fissato per la riunione dell'ufficio esecutivo il 17 aprile. Attorno al tavolo, oltre al padre e alla figlia, saranno presenti i cinque vicepresidenti del Front, il tesoriere e il segretario generale.

Intanto il Front National finisce sotto accusa per finanziamento illecito e la presidente del partito, Marine Le Pen, è adesso sotto inchiesta insieme a due stretti collaboratori e dirigenti del partito, David Rachline e Nicolas Bay. Lo scrive il quotidiano Le Monde che sarà in edicola nel pomeriggio.

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