MOSCA. Un generale della guerriglia cecena degli anni Novanta, Isa Munaiev, è stato ucciso ieri nel sud-est ucraino combattendo al fianco delle truppe di Kiev nella zona di Debaltseve. Lo riferisce Semion Semencenko, ex comandante del battaglione 'Donbass' e ora deputato.
Munaiev - che secondo il Kommersant guidò la difesa di Grozni nel 1999 - era a capo di un battaglione che porta il nome del primo presidente separatista ceceno Dzhokhar Dudaiev ed è formato prevalentemente da ceceni, azeri e tatari.
Il nuovo comandante del battaglione è ora Adam Osmaiev, liberato in aula a Odessa lo scorso novembre dopo due anni e nove mesi dietro le sbarre con l'accusa di aver provato a organizzare assieme a due complici un attentato dinamitardo per uccidere il leader del Cremlino Vladimir Putin.
Il tribunale ucraino ha lasciato cadere l'accusa di terrorismo, e ha condannato Osmaiev solo per manipolazione illegale di esplosivi, per essere entrato in Ucraina con dei documenti falsi e per distruzione di proprietà di terzi.
Nella zona dell'aeroporto di Donetsk «oggi come oggi risultano dispersi 28 militari ucraini» e i reparti di soccorso non riescono ad arrivare in quell'area a causa dei bombardamenti. Lo ha detto il portavoce dello stato maggiore delle forze armate di Kiev, Vladislav Selezniov, in un'intervista tv ripresa dall'agenzia Interfax.
L'aeroporto di Donetsk è caduto nelle mani dei separatisti del sud-est ucraino dopo mesi di aspri combattimenti.
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