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Esplosioni a Gaza: il premier Hamdallah annulla la visita

Minacce a esponenti di Fatah nel 10/mo anniversario della morte di Arafat

GAZA. Tensione a Gaza dopo che la scorsa notte esplosioni sono avvenute nei pressi delle case di alcuni esponenti di al-Fatah, la fazione 'laica' del presidente palestinese Abu Mazen che proprio di recente ha siglato una faticosa 'riconciliazione' con gli islamici di Hamas. In alcuni casi, le loro automobili sono state date alle fiamme. Non si segnalano vittime. Queste violenze, di carattere intimidatorio ma finora non rivendicate, coincidono coi preparativi d'al-Fatah per il 10/a anniversario della morte di Yasser Arafat.

Il premier palestinese Rami Hamdallah ha annullato una visita a Gaza, che doveva avvenire domani, in seguito alla serie di esplosioni e intimidazioni. Fra gli esponenti di al-Fatah (tutti rimasti incolumi) presi di mira dagli attentatori ci sono figure di spicco come Abdullah el-Efranji, Faisal Abu Shahla, Abu Juda al-Nahhal e Jamal Obeid. Secondo al-Fatah, l'obiettivo di questi attacchi e' di ''impedire le celebrazioni indette in memoria di Arafat''.

Hussein al-Sheikh, un dirigente di al-Fatah in Cisgiordania, ha attribuito agli islamici di Hamas la responsabilita' degli attentati. Ma Hamas replica di esserne all'oscuro. Intanto a Gaza sono stati notati volantini firmati dallo 'Stato Islamico' (Daesh). Gli anonimi autori di questi testi ''ordinano'' agli esponenti di al-Fatah di non uscire di casa fino al 15 novembre, ossia fino all'indomani dell'anniversario di Arafat. ''Altrimenti - avvertono - la vostra vita e' in pericolo''. Osservatori locali dubitano tuttavia che si tratti di volantini autentici riconducibili anche indirettamente all'Isis.

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