MADRID. "Sono oltre 3.000 gli europei che si sono arruolati nelle file dell'Isis per combattere in Iraq e in Siria". Lo ha ribadito oggi alla Bbc il coordinatore europeo dell'antiterrorismo Gilles De Kerkhove il quale ha anche avvertito che gli attacchi aerei occidentali fanno aumentare il rischio di azioni di ritorsione in Europa.
Nella cifra di tremila De Kerkhove ha precisato che sono inclusi anche i combattenti che sono poi rientrati in Europa e quelli che sono
morti nei teatri di guerra.
Continuano intanto gli arresti in tutta Europa. In Spagna nove persone accusate di terrorismo e di appartenenza a una cellula della jihad collegata allo Stato islamico (Isis) sono state fermate all'alba a Melilla e Nador, in un'operazione coordinata dall'alto tribunale dell'Audiencia Nacional.
Secondo fonti del fonti del ministero dell'Interno, fra gli arrestati - 8 di nazionalità marocchina e 1 spagnolo - ci sono arruolatori e combattenti della jihad in procinto di partire per la Siria o l'Iraq o di ritorno dai territori di guerra.
Lo spagnolo è il presunto capo della cellula che operava fra Melilla, l'enclave spagnola in Marocco e Nador, in territorio magrebino.
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