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Guida Michelin 2020, in Sicilia due nuove stelle: i ristoranti premiati

Giuseppe Raciti e Roberto Toro

Due nuovi ristoranti stellati in Sicilia. Oggi a Piacenza la tanto attesa cerimonia con cui si presenta la Guida Michelin 2020.

A guadagnare la stella nell'Isola sono il ristorante Zash dell’omonimo boutique hotel a Riposto, in provincia di Catania, e il ristorante Otto Geleng del Grand Hotel Timeo di Taormina, in provincia di Messina.

Un riconoscimento per i due chef, Giuseppe Raciti di Zash e Roberto Toro del Timeo. Raciti è lo chef di Zash da sempre, ovvero dal giorno dell’apertura sette anni fa. Toro da oltre 5 anni è chef del più antico hotel di Taormina, della catena Belmond. "Sono tornato in Sicilia - afferma Toro - dopo diverse esperienze all'estero perché era forte la voglia di costruire qualcosa di importante nella mia terra. Sono emozionato e orgoglioso. La Guida Michelin è un riconoscimento ambitissimo e sono profondamente grato al grande lavoro di squadra che ha portato il ristorante Otto Geleng a questo risultato".

Alla presentazione riflettori accesi anche su Martina Caruso, giovane chef del ristorante Signum di Salina alle quale è stato conferito il premio Donna Chef Michelin 2019.

La guida Michelin Italia 2020 ha premiato 11 ristoranti con tre stelle Michelin, 35 locali hanno ricevuto due stelle, e a 328 è stata assegnata una stella per un totale di 374 ristoranti stellati.

Tra i siciliani confermate le due stelle per La Madia a Licata dello chef Pino Cuttaia, e per il Duomo a Ragusa dello chef Ciccio Sultano. Complessivamente una stella per 15 ristoranti: Coria a Caltagirone, Sapio a Catania, Shalai a Linguaglossa, Signum a Salina, Cappero a Vulcano, La Capinera a Taormina, I Pupi a Bagheria, Bye Bye Blues a Palermo, Il Bavaglino a Terrasini, Accursio a Modica, La Fenice a Ragusa. A questi si aggiungono le due new  entry Zash e Timeo e La Locanda di Don Serafino a Ragusa che invece perde una stella.

Nel resto d'Italia festa per Enrico Bartolini del Mudec a Milano che è il nuovo tre stelle Michelin. Tutti confermati i dieci al top della guida 2019. Milano entra così nel gotha della ristorazione italiana.

Due nuove sue stelle Michelin: Glam di Enrico Bartolini a Venezia e La Madernessa di Michelangelo Mammoliti nel Cuneese. Perdono una stella (da due a una) oltre alla Locanda Don Serafino a Ragusa, Al sorriso di Soriso (No), Vissani a Baschi (Tr) e Locanda Margon a Ravina (Tn).

Tredici invece i ristoranti italiani che perdono la stella. Sono I due buoi a Alessandria, San Marco a Canelli (At), Pomiroeu a Seregno (Mi), La Locanda del notaio a Pellio Intelvi, Locanda Stella D'oro a Soragna (Pr), Poggio Rosso a Castelnuovo Berardenga (Si), Winter garden by Caino a Firenze, Relais blu a Massa Lubrense, Mosaico a Ischia, Vairo del volturno a Vairano Patenora (Ce), Caffè Les paillotes a Pescara, Zass a Positano (Sa), Terra a Sarentino (Bz).

La Guida Michelin nacque in Francia nel 1900 su iniziativa dei fratelli Édouard e André Michelin: conteneva informazioni su dove mangiare e dormire.

Le "stelle" sono esclusivamente attribuite alla cucina. I criteri per l’assegnazione della stella sono gli stessi in tutto il mondo: qualità della materia prima, tecnica di cottura, personalità della cucina, costanza nel tempo, rapporto qualità-prezzo.

 

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