La Sicilia si appresta al voto di domani, 25 settembre, con una doppia responsabilità. Oltre ai rappresentanti di Camera e Senato bisognerà eleggere anche il presidente della Regione e i deputati dell'Ars. Due consultazioni simultanee anche se ben distinte e con scenari differenti.
Per quanto riguarda le Politiche, si voterà per la seconda volta consecutiva con la legge elettorale attualmente in vigore e chiamata Rosatellum, con un impianto proporzionale ma con 3/8 dei seggi distribuiti attraverso il sistema maggioritario con collegi uninominali dove vince il candidato che conquista un voto in più degli altri.
Ma rispetto a 5 anni fa, il numero dei parlamentari si appresta a subire una sforbiciata: il numero dei rappresentanti da eleggere in Parlamento per ogni regione sarà dunque più basso, un taglio che ha comportato una selezione più rigida dei candidati da parte dei partiti.
Ci sono delle novità nelle forze in campo. Da una parte c'è il centrodestra formato da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati; dall'altro la coalizione di centrosinistra con il Partito democratico che ha scelto di allearsi con Sinistra Italiana-Verdi, Impegno Civico di Di Maio e +Europa di Emma Bonino. Il Movimento Cinque Stelle, oggi guidato da Conte, anche questa volta correrà da solo. La grande novità di queste elezioni rispetto a quelle del 4 marzo 2018 è la presenza del cosiddetto "Terzo Polo" che si fonda sull'accordo tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, ovvero tra Azione e Italia Viva. Ci sono poi una serie di liste e piccoli partiti tra cui Italexit di Gianluigi Paragone che sperano di superare il 3% per entrare in Parlamento.
In attesa del responso delle urne, appare evidente che rispetto al voto di 5 anni fa il peso delle forze in campo è cambiato.
Analizzando il dato delle ultime Politiche, ecco come andò in Sicilia nel 2018 per la Camera e il Senato. Nell'Isola gli elettori decretarono l'exploit del Movimento 5 Stelle.
Camera, il voto in Sicilia nel 2018
Sono due le circoscrizioni che riguardano la Sicilia, ovvero Sicilia 1 (zona occidentale) e Sicilia 2 (zona orientale)
Sicilia 1
- Movimento Cinque Stelle 48,15%
- Partiti di centrodestra 32,88% (Forza Italia 21,15%; Lega 5,18%; Fratelli d'Italia 3,58%; Noi con l'Italia - Udc 2,98%)
- Partiti di centrosinistra 12,71% (Partito democratico 10,59%; +Europa 1,22%; Italia Europa Insieme 0,48%; Civica Popolare Lorenzin 0,42%)
- Liberi e Uguali 3,15%
- Il Popolo della Famiglia 1,26%
- Potere al popolo 0,75%
- Italia agli italiani 0,44%
- Casapound Italia 0,36%
- Partito comunista 0,17%
- Lista del popolo per la Costituzione 0,12%
Sicilia 2
- Movimento Cinque Stelle 49,27%
- Partiti di centrodestra 30,72% (Forza Italia 20,21%; Lega 5,05%; Fratelli d'Italia 3,71%; Noi con l'Italia - Udc 1,75%)
- Partiti di centrosinistra 14,44% (Partito democratico 12,33%; +Europa 1,09%; Civica Popolare Lorenzin 0,64%; Italia Europa Insieme 0,39%)
- Liberi e Uguali 2,62%
- Il popolo della famiglia 0,77%
- Potere al popolo! 0,67%
- Casapund Italia 0,61%
- Italia agli italiani 0,38%
- Partito comunista 0,30%
- Partito valore umano 0,12%
- Lista del popolo per la Costituzione 0,11%
Senato, il voto in Sicilia nel 2018
- Movimento Cinque Stelle 48,09%
- Partiti di centrodestra 32,09 (Forza Italia 20,71%; Lega 5,45%; Fratelli d'Italia 3,75%; Noi con l'Italia - Udc 2,20)
- Partiti di centrosinistra 13,68 (Partito democratico 11,66%; +Europa 1,12; Civica popolare Lorenzin 0,59%; Italia Europa insieme 0,31%)
- Liberi e uguali 2,96%
- Il popolo della famiglia 1,03%
- Potere al popolo! 0,71%
- Italia agli italiani 0,57%
- Casapound Italia 0,50%
- Partito valore umano 0,17
- Partito repubblicano italiano - Ala 0,11%
- Lista del popolo per la Costituzione 0,08%
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