Rosa per la Camera, gialla per il Senato. Sono le schede che verranno consegnate agli elettori domani (domenica 25 settembre) nei seggi che saranno aperti dalle 7 alle 23. Si vota anche negli ospedali (anche nei reparti Covid) e nelle carceri, se gli elettori interessati hanno comunicato di volere avvalersi del loro diritto in questa particolare condizione. Possibile il voto anche per i giovani che si trovano all’estero per l’Erasmus o comunque per studio. Via i cellulari dalle urne ma anche i bambini che non potranno accompagnare i genitori nella cabina elettorale. Ecco un vademecum sulle elezioni del 25 settembre.
Le schede per Camera e Senato
Il seggio consegna all’elettore due schede, una per la Camera ed una per il Senato. I modelli delle due schede sono identici. Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Come esprimere il voto
Occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto per cui se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo.
Tessera elettorale, occhio ai timbri
La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. Se gli spazi sono tutti occupati da timbri è meglio pensarci per tempo, per evitare le file dell’ultim'ora. In ogni caso gli uffici comunali predisposti al rilascio delle tessere resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 18 oggi e domani 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.
Per chi si trova fuori dal proprio comune
Il voto in un altro Comune, diverso da quello della propria residenza, è consentito per le persone ricoverate in ospedale e case di cura, per militari, naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; inoltre per i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Tutti gli altri dovranno raggiungere la propria città e per questo ci sono tariffe di trasporto agevolate.
Come votare all’estero
Coloro che per lavoro o studio sono all’estero hanno potuto chiedere la scheda elettorale e votare per corrispondenza.
Serve documento (anche scaduto)
Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d’identità, «anche se scaduto», precisano le faq del Viminale. Vale anche una tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.
Il voto assistito
Per i non vedenti o coloro che hanno disabilità tali da non poter votare da soli (per esempio chi ha l'amputazione delle mani o una paralisi), il voto può essere espresso con l’aiuto di un assistente ma serve un codice speciale sulla tessera elettorale che attesti questa particolare condizione.
Nuova scheda a chi si è sbagliato
L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.
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