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Cos'è App18, il bonus cultura: in 6 anni spesi un miliardo di euro. Un rebus per i nati nel 2004

Sono in totale 230 milioni l’anno quelli stanziati per la 18App, ovvero i 500 euro a testa per chi compie 18 anni da spendere in consumi culturali che per i nati dal 1998 vanno a favore soprattutto della filiera del libro che fa la parte del leone ed oggi ovviamente protesta a gran voce unita contro l’ipotesi di abolizione scritta in un emendamento della maggioranza oggetto però di grande polemica. Questi dati - relativi a sei anni di applicazione, per un totale di spesa di circa 1 miliardo di euro - dimostrano che i ragazzi e le ragazze preferiscono il libro quindi, soprattutto quello di carta da tenere in mano e da sfogliare fisicamente a cui va la parte più rilevante delle risorse spese, nonostante l'ampia gamma di possibilità di scelta.

I nati nel 2003 - i diciottenni del 2021 - per esempio, ad oggi hanno speso in libri 37 milioni, comprandoli in libreria, più altri 56 milioni spesi online ma sempre in favore dell’editoria cartacea. Non vanno male nemmeno gli ebook a cui, sempre in base ai dati dell’ultimo anno, sono andati circa 2 milioni dal 2021 fino ad oggi. A questi si aggiungono anche circa 300 mila euro in audiolibri. Più in generale i ragazzi da sempre spendono circa l’80% del loro bonus cultura nei prodotti della filiera del libro. Al secondo posto viene la musica con il 15% circa e il restante 5% suddiviso tra cinema, teatro, danza ed abbonamenti ai quotidiani che occupano una cifra residuale.

I 500 euro possono essere spesi anche per corsi di lingua, di teatro e di musica, per entrare al circo o ai festival culturali. Per comprare musica registrata, come cd, dvd, vinili o abbonamenti online (qui la spesa di quest’anno è stata di quasi 14 milioni tra online e negozi fisici). Al momento il bonus a disposizione dei nati nel 2003 è stato speso soprattutto online, per un importo di quasi 96 milioni di euro, mentre fisicamente sono stati impegnati oltre 47 milioni di euro, per un totale di 144 milioni di euro. Ne mancano ancora quasi 90 che, è facile immaginare, andranno via tra regali di Natale e concerti delle feste. Il 2003 è stato in assoluto l’anno con il maggiore numero di iscritti, ovvero oltre 441 mila ragazzi, e si avvicina solo agli iscritti del 2019 che vedeva il mini-boom di nascite del 2000 con 429 mila iscritti ed un totale di spesa 198.670.903,22 euro.

Emendamento a parte, di cui si discute in questi giorni, non si sa il destino del bonus per i nati nel 2004, perché sarebbe stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ma il regolamento non è mai stato attivato sul sito del ministero della Cultura come avveniva normalmente negli anni precedenti.

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