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Opere ferroviarie in Sicilia, una banca dati per tenere lontana la mafia

Da sinistra Francesco De Martino, Piero Ceraulo, Pippo Famiano, Francesco Danese e Vincenzo Cubito

Una banca dati per il tracciamento e il monitoraggio dei flussi di manodopera per evitare infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e per il rispetto del contratto nazionale di lavoro della categoria. È quanto prevede il protocollo per la legalità sulle opere ferroviarie che è stato firmato in prefettura, alla presenza del prefetto Giuseppe Forlani, del prefetto di Enna, Matilda Pirrera, del prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, e del prefetto di Catania, Maria carmela Librizzi, e dei rappresentanti delle sigle sindacali Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil, che si sono impegnati a definire le procedure di reclutamento con la massima trasparenza e in applicazione della normativa su salute e sicurezza.

«Un plauso speciale - hanno detto in una nota congiunta i rappresentanti delle sigle sindacali Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil - per l'istituzione di questo protocollo che rappresenta certamente uno strumento fondamentale e strategico per garantire la sicurezza e la legalità nei cantieri».

I segretari chiedono l’apertura dei cantieri perché oltre a dare lavoro a migliaia di lavoratori edili, sono opere strategiche indispensabili per il rilancio produttivo ed economico siciliano. E propongono, inoltre, di mettere a disposizione gli Enti bilaterali e le scuole-Cpt per la formazione e la sicurezza dei lavoratori impegnati nella realizzazione delle opere per porre un argine all’ormai drammatico problema degli incidenti in cantiere e le Casse Edili per la verifica della regolarità delle imprese, proponendo un collegamento informatico con la banca dati prevista dal protocollo. Inoltre mettono a disposizione le associazioni degli Rlst ormai istituite in tutte le province.

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