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Le Ferrovie annunciano investimenti per 20 miliardi in Sicilia: ecco le opere previste

L’intervento più rilevante è il nuovo collegamento veloce Palermo-Catania-Messina

L'imponente struttura metallica di un viadotto ferroviario in costruzione in Sicilia

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha presentato il piano industriale 2022-2031 che prevede oltre 190 miliardi di investimenti con un impatto sull'economia nazionale stimabile in 2-3 punti percentuali di Pil.

Ne hanno illustrato i contenuti questa mattina, a Roma, in una conferenza aperta a colleghi e giornalisti, la presidente, Nicoletta Giadrossi, e l’amministratore delegato, Luigi Ferraris. Il Piano prevede una profonda ridefinizione della governance e un nuovo assetto organizzativo che aggrega le società controllate da FS in quattro poli di business: «Infrastrutture», «Passeggeri», «Logistica» e «Urbano».

In Sicilia il piano industriale 2022 - 2031 prevede un investimento complessivo di oltre 20 miliardi di euro che andranno a ricadere fra i quattro diversi poli: risorse che serviranno a disegnare un rinnovato scenario di mobilità - ferroviaria ma anche stradale - più interconnessa, integrata, sostenibile.

Polo Infrastrutture

Le risorse attribuite al «Polo Infrastrutture» costituiscono la parte principale dell’investimento complessivo: 19,58 miliardi di euro. Sono 13,8 i miliardi di euro destinati alle infrastrutture ferroviarie. Con un investimento economico complessivo di circa 9,3 miliardi di euro, l’intervento più rilevante è il nuovo collegamento veloce Palermo-Catania-Messina, che risponde alle esigenze di medio e lungo periodo della domanda di trasporto pubblico su ferro, migliorando regolarità, frequenza e sviluppo dell’intermodalità. Tra gli altri interventi ci sono quelli che riguardano il Nodo di Palermo (Passante e Anello), il Nodo di Catania e il potenziamento del collegamento aeroporto Fontanarossa, il ripristino ed elettrificazione della linea Palermo-Trapani via Milo, la Caltagirone-Gela, il bypass di Augusta, il potenziamento della linea Palermo-Agrigento-Porto Empedocle, il collegamento con l’aeroporto di Trapani Birgi.

Ammontano invece a 5,78 miliardi di euro le risorse destinate alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali il Collegamento Ragusa-Catania, la statale 121 Tratto Palermo-rotatoria Bolognetta, la statale 626 per il completamento della Tangenziale Gela, la statale 284 Adrano-Paternò.

Polo Passeggeri

Sono 403 invece i milioni di euro destinati al «Polo Passeggeri» in ambito ferroviario, che si traducono in ulteriori nuovi treni dedicati al trasporto regionale e nel potenziamento dei servizi diurni e notturni di lunga percorrenza, da e per la Sicilia.

Polo Urbano

Per il «Polo Urbano» sono previsti interventi di rigenerazione e soluzioni di intermodalità e logistica nelle aree urbane, per circa 2.5 milioni di mq di aree da valorizzare con investimenti per 3,7 milioni sul patrimonio. I principali progetti riguarderanno i territori di Palermo, Siracusa, Catania e Messina.

Polo Logistica

Con un investimento complessivo pari a circa 860 milioni di euro, le risorse destinate al «Polo Logistica» sono finalizzate alla manutenzione straordinaria dei compendi di Catania Acquicella (360 milioni di euro) e Catania Bicocca (500 milioni di euro). Si prevede un potenziamento e lo sviluppo di nuovi collegamenti, che porteranno a un incremento del fatturato di circa il 61% (2031 vs 2022) dei servizi convenzionali, in particolare la filiera siderurgica. I servizi intermodali invece raddoppiano, passando da circa 5,2 milioni di euro nel 2022 a circa 11,1 milioni nel 2031, che corrispondono a oltre 700 treni/anno, con un incremento del fatturato di circa 114%.

 

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