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Superbonus 110%, ecco come funzioneranno i controlli: più poteri all'Agenzia delle Entrate

Dopo un acceso dibattito e mille tensioni, in manovra è arrivata la proroga del Superbonus al 110%. Ma rispetto al passato, il governo ha approvato un piano che intensifica i controlli per evitare frodi e abusi. Se da un lato l'esecutivo ha deciso di andare avanti con la misura, dall'altro però ha deciso di tutelarne la regolarità. Ecco in cosa consiste.

Cosa cambia e il ruolo dell'Agenzia delle Entrate

L'Agenzia delle Entrate ha un ruolo importante nell'andamento dell'iter soprattuto per quanto riguarda la cessione del credito. Per 30 giorni, infatti, potrà bloccare tutte le operazioni qualora si manifestino irregolarità o anche se vi siano dubbi sui soggetti coinvolti. Serve dunque il via libera definitivo dell'Agenzia per poter procedere e coloro i quali hanno accettato il credito non possono riscattarlo o cederlo fino a quando non arriva l'ok.

Come funzionano i controlli

Oltre a poter bloccare l'iter, l'Agenzia delle Entrate ha anche la facoltà di svolgere i controlli. In che modo? Intrecciando i dati che le sono stati comunicati con quelli registrati nell'Anagrafe tributaria. Se a livello fiscale tutte le operazioni e i soggetti che le stanno eseguendo sono in regola, allora è possibile andare avanti.

Oltre all'Agenzia delle Entrate anche le banche e gli altri intermediari sono chiamati a svolgere tutte le verifiche del caso per scongiurare operazioni fittizie o illeciti. La massima vigilanza riguarda anche chi sceglie di utilizzare la misura direttamente nella dichiarazione dei redditi. Dunque i controlli sono stati inaspriti non solo nella cessione dei crediti o nello sconto in fattura. Prima di autorizzare il rimborso in busta paga saranno dunque effettuati accertamento che dimostrino l'effettiva esecuzione dei lavori.

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