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Cura Italia, bocciato emendamento in sostegno delle scuole paritarie: rischio chiusure

Scuola

In Commissione Bilancio alla Camera sono stati bocciati gli emendamenti al "Cura Italia" in favore delle scuole paritarie presentate da Fratelli d'Italia e così i titolari e dipendenti di questi istituti tornano a vedere un futuro nero davanti a loro. Gli ultimi in ordine di tempo a manifestare la propria preoccupazione e a chiedere un intervento diretto al governo erano state le scuole cattoliche ma fino ad adesso nulla è stato messo in campo a sostegno degli istituti paritari.

Si tratta di circa 12 mila istituti frequentati da 800 mila studenti, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado con ben 100 mila lavoratori impiegati. L’assenza del servizio scolastico dai primi giorni di marzo sostituito con la didattica a distanza ha aumentato i problemi alle famiglie italiane che già devono fare i conti con aziende e negozi chiusi, cassa integrazione, impossibilità di svolgere tutte le ore di lavoro per rimanere a casa ad accudire i figli, seguire i figli nella DaD con i costi correlati (computer, linea internet, stampanti ecc.), difficoltà economiche e logistiche e così, in assenza di servizio, molti genitori hanno chiesto di sospendere o di rivedere al ribasso il pagamento delle rette.

Un problema per le scuole paritarie che chiedono un intervento alla politica, sostenute da una parte, seppur esigua di parlamentari. "Hanno detto no alla detraibilità del 100% delle rette pagate dalle famiglie durate la chiusura - spiegano Carmela Ella Bucalo e Paola Frassinetti, deputati di Fratelli d’Italia - no all’istituzione di un fondo straordinario per aiutare e le scuole a coprire le spese vive e no al credito d’imposta al 60% sugli affitti. Continueremo insieme a Giorgia Meloni la nostra battaglia a difesa di un pilastro fondamentale del nostro sistema d’istruzione che contribuisce a difendere la libertà educativa sancita dalla Costituzione e ripresenteremo i nostri emendamenti alla prossima occasione utile".

"Il ‘Cura Italia’ poteva essere il decreto giusto per provvedere al ristoro delle scuole paritarie e private da parte dello Stato. In questa direzione andava l’emendamento che avevo presentato in commissione, e che la maggioranza ha respinto insieme a tutti gli altri a causa di una vera e propria deriva autoritaria e anti parlamentare da parte di PD e M5S - ha dichiarato Fabio Rampelli, vice presidente alla Camera e deputato di FdI -. Questo governo vuole dunque portare alla chiusura queste esperienze sussidiarie? Vuole impedire a uno dei due genitori di avere un lavoro per dedicarsi unicamente ai figli, tornando 40 anni indietro?"

La replica arriva tramite twitter ed è il vice presidente della Camera Ettore Rosato a difendere il Pd, reo insieme al M5S, di aver affossato l'emendamento. "Polemiche inutili. Elena Bonetti sta lavorando bene. Pieno sostegno alle scuole paritarie, Il parere negativo all'emendamento è stato espresso per la parte della copertura, sottraeva fondi del bonus nido anzichè dare risorse in più. Il contrario di quello che serve".

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