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Reddito di cittadinanza, nel 2020 si perde se non si aggiorna l'Isee: cosa fare

L’erogazione del contributo del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza per il 2020 è previsto solo se si aggiorna l'Isee alla scadenza del periodo di validità dell’indicatore. In caso contrario il reddito di cittadinanza verrà momentaneamente sospeso. Lo prevede il decreto 4/2019, poi convertito in legge 26/2019.

Secondo l'articolo 5 "I requisiti economici di accesso al RdC [...] si considerano posseduti per la durata dell’attestazione ISEE in vigore al momento della presentazione della domanda [...] ferma restando la necessità di aggiornare l’ISEE alla scadenza del periodo di validità dell’indicatore".

In pratica l’aggiornamento dell’ISEE è necessario per dimostrare di essere ancora in una posizione economica di svantaggio tale da necessitare del sostegno economico. Dal 2019 la validità delle attestazioni ISEE è cambiata: sia quelle rilasciate nel mese di gennaio che ad agosto, sono infatti in scadenza il 31 dicembre del 2019 e quindi, la nuova DSU ai fini di rinnovo ISEE va presentata a partire dal 1° gennaio del 2020.

Una volta aggiornato l’ISEE, e accertato il mantenimento dei requisiti economici previsti dalla legge, si potrà godere del reddito di cittadinanza fino alla scadenza naturale senza dover fare una nuova domanda.

L’ISEE va aggiornato anche quando c’è una variazione del numero di componenti del nucleo familiare nel periodo di fruizione del beneficio e nel caso di cambio di residenza di uno dei componenti del nucleo familiare. In quest'ultimo caso bisogna presentare la DSU aggiornata entro due mesi dalla variazione per poi presentare una nuova domanda per il reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza. In caso di nascita o morte di un componente non va ripresentata.

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