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Lavoro nella pubblica amministrazione, via libera a 150mila assunzioni l'anno

Si sbloccano le assunzioni col turnover che torna al 100% anche per gli statali. Il via libera, secondo quanto previsto dalla precedente manovra, scatterà venerdì 15 novembre. Dunque stop ai paletti per le assunzioni in ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. Dopo anni di spending review, si potrà attuare il ricambio del personale, per cui la spesa per chi esce potrà essere interamente riversata su nuovi ingressi.

LE REGIONI. Anzi nelle Regioni, secondo quanto prevede un decreto ad hoc, si potranno fare ancora più assunzioni, ancorandole a parametri diversi dai pensionamenti. Nei territori ormai i vincoli del turnover sono stati eliminati e ora si punta a cambiare schema, con assunzioni non più calibrate sulle uscite ma sui bilanci. Quindi dove ci sono risorse si potranno programmare ingressi superiori ai pensionamenti.

La facoltà è stata prevista nel decreto crescita e adesso c'è anche il primo provvedimento attuativo, pubblicato in Gazzetta ufficiale questa settimana. In sostanza, dall'inizio del prossimo anno le Regioni saranno divise in cinque fasce, a cui corrisponderanno altrettanti 'valori soglia', ovvero tetti di spesa. I rapporti più generosi spettano alle realtà meno popolose.

In fase di prima applicazione e fino al 31 dicembre 2024, le Regioni a statuto ordinario nel limite del valore soglia, si legge nel testo, "possono incrementare annualmente, per assunzioni di personale a tempo indeterminato, la spesa del personale registrata nel 2018, in misura non superiore al 10% nel 2020, al 15% nel 2021, al 18% nel 2022, al 20% nel 2023 e al 25% nel 2024, in coerenza con i piani triennali dei fabbisogni di personale e fermo restando il rispetto pluriennale dell'equilibrio di bilancio asseverato dall'organo di revisione".

Entro questo mese è atteso un altro provvedimento che riguarderà i Comuni. Da quanto si apprende, infatti, il ministero della P.a riconvocherà a stretto giro un tavolo tecnico.

QUANTI SARANNO I NUOVI ASSUNTI. Dal prossimo anno la pubblica amministrazione assumerà circa 150 mila persone nella media dei dodici mesi. Queste le previsioni del ministero guidato da Fabiana Dadone. Dati che rispondono a un turnover tornato di nuovo al 100% in tutti gli uffici pubblici. Numeri a cui si devono aggiungere gli ingressi extra finanziati con le passate manovre. Complessivamente, sommando tutto, si dovrebbe arrivare a 450-500 mila entrate nell'arco di tre anni.

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