Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Reddito di cittadinanza subito interrotto se il beneficiario muore, l'Inps: così avvengono i controlli

Inps

Reddito di cittadinanza subito interrotto se il beneficiario muore. Ecco perchè, assicura l'Inps, non c'è stata alcuna erogazione indebita del sussidio in caso di decesso di cui potrebbero aver goduto terzi. La precisazione arriva a proposito di una notizia sulla segnalazione del Comune di Treviglio (in provincia di Bergamo) di casi di beneficiari morti negli ultimi quattro mesi.

"Si tratta di tre cittadini che, al momento della domanda e della concessione del beneficio, erano in vita ed avevano diritto alla prestazione. A decessi avvenuti - spiega l'ente -, l'erogazione del reddito di cittadinanza è stata interrotta.
L'Inps, infatti, controlla l'esistenza in vita dei destinatari di prestazioni. Quando avviene un decesso, esso è immediatamente comunicato all'Inps e registrato in automatico nelle banche dati; di conseguenza, viene modificata la posizione della persona che non può più ricevere pagamenti".

I controlli sui beneficiari, dice l''Inps sono continui e riguardano anche il reddito di cittadinanza. Non solo, spiegano, "i controlli incrociati dell'Istituto con le banche dati collegate sono massivi e preventivi rispetto all'accoglimento delle domande e la loro efficacia è dimostrata dal fatto che più di un quarto delle domande è stato respinto".

La collaborazione istituzionale coi Comuni, con l'Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro e le altre Autorità di controllo, ossia l'azione sinergica delle Amministrazioni pubbliche - conclude - completa il sistema dei controlli successivi.

Caricamento commenti

Commenta la notizia