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Regione, Armao: "Non ci stiamo ad amministrare l'agonia"

"Non può più essere rinviato un Piano straordinario, anzi uno Straordinario impegno dello Stato per la Sicilia, senza il quale c'è il baratro. Non ci stiamo ad amministrare l’agonia". E’ quanto ribadisce l’assessore all’Economia e vicepresidente della Regione siciliana, Gaetano Armao, alla luce del suo intervento a Viterbo, al convengo del Ppe-FI. "La Sicilia - spiega Armao - chiede investimenti produttivi non trasferimenti clientelari a pioggia che, ricordando un vecchio detto cinese, forniscono a chi ha fame il pesce e non la canna da pesca che può renderlo autosufficiente. Gli ingenti investimenti nell’infrastrutturazione digitale, ad esempio, cominciano a manifestare i primi effetti: faccio riferimento alle splendide realtà di BaxEnergy a Catania, che occupa più di 200 ingegneri e rappresenta una delle punte avanzate dell’industria digitale italiana ed alla piattaforma commerciale digitale di Giglio, con un fatturato di 40 milioni di euro a Palermo".

"Le imprese del Nord - fa osservare Armao - hanno una doppia convenienza all’incremento degli investimenti nel Mezzogiorno. Su cento euro investiti nel Sud - lo confermano i dati della Fondazione Banco di Napoli - circa il 50% ritorna nel Nord per la fornitura di beni e servizi, quindi le imprese del Nord trarrebbero un tangibile beneficio in termini di fatturato diretto da un grande piano di investimenti".

"Peraltro - prosegue l’assessore regionale -, la ripresa economica del Mezzogiorno, consentendo la fuoriuscita da un tunnel recessivo - confermato da tutti gli istituti di ricerca economica (da ultimo la Cgia di Mestre) - potrà avviare un percorso di riequilibrio e di recupero del crescente divario economico-sociale che negli anni delle politiche di austerità si è aggravato e rischia di spaccare un Paese già pesantemente diviso. Stiamo potenziando (Irfis, Fondo di garanzia) e semplificando (concentrazione Crias-Ircac, da cui nasce Irca) le strutture e le misure per il sostegno alle imprese e rafforzando gli strumenti per l’attrazione degli investimenti (Zone economiche speciali) e nella prossima legge di stabilità ne rafforzeremo l’attrattività fiscale utilizzando le prerogative speciali. Abbiamo introdotto una semplificazione amministrativa che costituisce la disciplina più innovativa del Paese, procediamo nella digitalizzazione di un territorio che nel 2021 sarà tra i più infrastrutturati del Paese. L’obiettivo la trasformazione digitale della Sicilia diminuendo i divari socio-economici e di competitività dell’Isola".

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