C'è tempo fino al 23 luglio per presentare la dichiarazione dei redditi del 2017. Lunedì è la scadenza per i 20 milioni di contribuenti che sono chiamati a inviare il modello 730 all’Agenzia delle Entrate. Per il modello Redditi, invece, la data da segnare sul calendario è il 31 ottobre.
A quattro anni dall’introduzione della dichiarazione precompilata aumentano gli invii online, che sono 400 mila in più rispetto al 2017. Ma ancora quasi nove contribuenti su dieci, l’86% (circa 17 milioni), si affidano ai centri di assistenza fiscale. Secondo i dati della Consulta nazionale dei Caf, le dichiarazioni raccolte dai centri quest’anno saranno in linea con quelle del 2017, quando furono 17.624.556.
«Siamo oramai di fronte ad un dato strutturale e non modificabile nella sostanza», commentano i coordinatori della Consulta nazionale dei Caf, Massimo Bagnoli e Mauro Soldini, secondo i quali il cittadino «preferisce farsi assistere anche solo per avere una conferma della veridicità della propria dichiarazione».
I contribuenti sembrano temere di avventurarsi da soli nei meandri delle norme fiscali, nonostante la garanzia che ci sceglie l’invio on line potrà ricevere controlli solo per i dati aggiunti o modificati e non per quelli precompilati in via automatica dal fisco. Inoltre, chi accetta il modello precompilato senza modifiche non deve più conservare scontrini e ricevute cartacei. Richieste di documenti su detrazioni e deduzioni saranno rivolte invece ai Caf e agli altri intermediari.
La precompilata, grazie anche a novità di quest’anno come la compilazione assistita, si sta affermando sempre di più, ma i cittadini continuano a rivolgersi per sicurezza ai Caf e ai loro 20 mila dipendenti. Tanto che i centri rivendicano per sè un ruolo di «grandi consulenti vicini ai cittadini» per affrontare sia l’evoluzione del tema fiscale che l’attuazione dei servizi a favore del reddito.
Il banco di prova, secondo la Consulta, è stato il reddito di inclusione che ha portato a un balzo del 12,37% nel primo semestre delle dichiarazioni per ottenere la certificazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) necessaria per accedere al beneficio. I caf ne hanno raccolte 4.132.568 e guardano ora al progetto del reddito di cittadinanza per "stabilire un nuovo patto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze».
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