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Expo, trenta aziende siciliane al padiglione Italia

Ceramica, corallo e agroalimentare assieme in un progetto comune

PALERMO. L'unione porta le società siciliane all'Expo. Al Padiglione Italia, la Sicilia presenta quattro volti della stessa filosofia, trenta società che mostrano un'anima ed una forza univoca. Quattro gruppi che, durante questa esperienza, hanno tessuto legami trasversali, unendo coralli, design, agroalimentare e territorio.

Sicilia Jewels- La Via Siciliana al Gioiello fa un interpretazione attenta dei gusti del consumatore di oggi, partendo e rileggendo il territorio con i suoi colori e le sue forme per realizzare pezzi unici con materiali naturali ed autoctoni pieni di fascino. Dalla ceramica de Le Perle di Caltagirone, marchio ormai storico della gioielleria siciliana, ai coralli della sabbia lavica della designer alcamese Lidia Lucchese che, con i suoi argenti bruniti e l'oro, rende unica l'esperienza dell'incontro con la Sicilia, a Gli Amori Siciliani, della stilista Leonforte Giuliana Di Franco, che invece racconta del mito, dell'amore che si trasforma in odio e del temperamento delle donne siciliane.

Le Mude Ltd, società di consulenza strategica alle imprese, specializzata nella creazione e gestione di Reti d'impresa, ha portato all'Expo un gruppo di suoi clienti votati all'internazionalizzazione, al rispetto ambientale e all'aggregazionismo. Sono infatti presenti imprenditori di due reti d'impresa gestite dalla società, Vitalytas ed Etna Re e degli imprenditori siciliani, singoli clienti ma, interessati a creare reti formali ed informali: Sikuly, Sardella Caffè ed Edys Cioccolato. Per quanto riguarda le Reti, Vitalytas è la prima rete creata da Le Mude, è anche la prima rete d'Imprese siciliana dell'agroalimentare apripista di questo tipo di aggregazione sull'Isola.

Per Vitalytas sono presenti la Volcano e la Trovato srl. Mentre per Etna Re, rete per lo sviluppo territoriale e turistico, sono presenti le cantine vitivinicole Al-Cantara e Gambino, Alcantara Formaggi, Sciara Pistacchio, la Segheria Vecchio, Il Rifugio Serra La Nave e Jts. Il Consorzio del Corallo di Sciacca fonda la sua esistenza sulla tutela e valorizzazione del corallo fossile di Sciacca e, quindi, dei fondali marini.

Il corallo morto viene recuperato dai fondali e questo ne rende l'utilizzo non solo sostenibile ma necessario al mantenimento dell'equilibrio sottomarino. Il Consorzio comprende al suo interno cinque aziende, 20 dipendenti oltre l'indotto. Mettersi insieme non solo permette di proteggere effettivamente l'ambiente ma anche di far conoscere questo patrimonio naturale, storico, artistico e culturale nel mondo. Il Consorzio è già presente in Qatar, Giappone e Stati Uniti.

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