
PALERMO. "Chi ci cuntu? Consumato sugnu". Si dispera l'imprenditore Massimo Campione, titolare di una grossa società di costruzioni, strade e impianti eolici di Agrigento, la Sistet srl. E' il 3 settembre. La polizia l'ha appena fermato all'aeroporto di Palermo. Non sa che nella sua auto gli inquirenti, che da tempo lo tengono sotto controllo, hanno piazzato le microspie. "Che gli racconto? Sono finito", dice alla sua collaboratrice, Maria Grazia Butticè, con lui in macchina. Sa che nella borsa che gli agenti gli hanno appena sequestrato c'è scritta nero su bianco la prova della corruzione. Nella valigetta l'imprenditore, evidentemente certo dell'impunità, ha scritto nomi e cognomi dei funzionari pubblici corrotti. Tre - il presidente di Rfi Dario Lo Bosco e due funzionari del Corpo Forestale, Salvatore Marranca e Giuseppe Quattrocchi - sono stati arrestati oggi per concussione e concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità.
Marranca e Quattrocchi avrebbero intascato mazzette per oltre 250mila euro da Campione per favorire l'iter di un appalto da 26 milioni di ammodernamento della rete di radiocomunicazione della Forestale che l'imprenditore si era aggiudicato. Lo Bosco avrebbe fatto pressioni su Rfi per l'acquisito di un prototipo necessario a monitorare la vetustà delle carrozze ferroviarie affittate a terzi ricevendo in cambio circa 60mila euro. L'ammontare delle tangenti è scritto in quello che gli inquirenti definiscono il libro mastro delle mazzette sequestrato nell'auto.
Campione all'inizio nega. Tenta di giustificarsi sostenendo che le cifre appuntate nella sua contabilità criminale sono i compensi da dare a non meglio precisati operai. Poi cede e confessa. "Ho dato decine di migliaia di euro, personalmente in contanti, spesso presso gli uffici di Marranca e Quattrocchi o presso esercizi commerciali vicini".
E ancora: "La tangente a Lo Bosco l'ho consegnata tramite Quattrocchi e Marranca con cui lui aveva rapporti diretti". Nell'inchiesta, che nasce da un'indagine più ampia su una serie di appalti pubblici, finiscono anche la collaboratrice di Campione, Pietro Tolomeo, ex dirigente dell'assessorato all'Energia, Giovanni Tesoriere, preside di Ingegneria della Kore di Enna e l'ingegnere della Forestale Libero Cannarozzi. Per Tolomeo la Procura aveva chiesto i domiciliari, ma il gip non ha ritenuto ne sussistessero i presupposti. In cambio delle mazzette Marranca e Quattrocchi avrebbero agevolato e velocizzato gli aspetti burocratici dell'appalto di ammodernamento della rete di radiocomunicazione della Forestale.
Campione, inoltre, avrebbe raccomandato moglie e figlia di Marranca perchè fossero assunte una alla Sintet, l'altra nella ditta di autotrasporti Cuffaro. "La corruzione ha assunto il carattere di un fenomeno pervasivo che mina la legittimità delle attività economiche, dei procedimenti amministrativi, impedisce la libera concorrenza e danneggia il mercato e i cittadini", ha commentato il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi che ha coordinato l'indagine insieme all'aggiunto Dino Petralia e all'aggiunto Claudio Camilleri.
(ANSA)
Persone:
25 Commenti
taninu
29/10/2015 08:01
COREA DEL NORD!!
giova
29/10/2015 13:58
per loro
Lino
29/10/2015 08:34
la corruzione dilaga ,proporrei la confisca del patrimonio ai corrotti,forse i contribuenti ONESTI pagherebbero meno tasse.FORSE.Buona giornata Italia Onesta.
nonhannocapito
29/10/2015 10:13
si fa prima a mettere le grate alle finestre dei dirigenti pubblici, non se ne salva uno, schifo
Giovanni
29/10/2015 22:40
Basta mettere le grate negli assessorati di Palermo. Sono tanti che ci lavorano lì dentro che mangiano a sbafo della Sicilia intera
roberto1
29/10/2015 11:41
Credo che siamo in un punto di non ritorno
Franesco
29/10/2015 11:46
le persone oneste e volenterosi di lavorare pur avendo i requisiti, fanno concorsi o lasciano curriculum per lavorare o impiegarsi sia negli enti pubblici o privati e vengono cestinati o non vengono presi in considerazione, tanta i presidenti delle aziende sanno a chi fare entrare anche se non anno i requisiti, opersone volenterosi a non fare nulla tutto il giorno, tanto lo stipendio a fine mese lo prendono uguale. Queste persone se e vero che si sono comportati come dice l'articolo del giornale dovrebbero pagare di persona tutti i danni subiti alla popolazione disoccupata che a fatto concorsi e presentato curriculum e non venivano presi in considerazione.
Athos
29/10/2015 21:41
è uno skifo , mi sono rotto le scatole io sgobbo per mille euro al mese e questi parassiti si fregano le mazzette , voglio inomi .!!! fuori inomi!!
orazio
30/10/2015 10:54
ti do ragione loro aveano fatto un concorso erano funzionari si possono permettere tutto questi sono i pesci grossi che negli uffici fanno tutto si possono permettere anche questo hanno uno stipendio con inquadramento di categoria la più alta poi tutto quello che si vede negli uffici non si deve parlare siamo nel paese dove c'e omertà beeeeeeeeeeeeneeeeeeeeeeeeeee
filippo
29/10/2015 12:03
Desidero esprimere un mio modesto pensiero : Quando in una nazione, non c'è piu "Diritto ed Ecquita" , non c'è piu sicurezza! filippo
Pietro
29/10/2015 12:25
Azzerare la classe politica e dirigenziale, l'Italia è allo sfascio....!!
Mario
29/10/2015 12:42
Tra tutti i funzionari pubblici, ci sarà uno, dico uno onesto? Penso proprio di no.
Mario
29/10/2015 13:57
E bravo LoBosco in macchina con i carabinieri, ma il fazzoletto nel taschino sempre in vista ........
inblacklist
29/10/2015 14:07
Non ho grande stima per i magistrati ma stima infinita per la Magistratura. È in assoluto e in totale solitudine l'unica difesa da questa melma del Pubblico in genere che sta divorando tutto con ingordigia e ferocia inarrestabile.
GINO
29/10/2015 14:07
....E vedrete, se sono pezzi grossi verranno graziati,nessuno sara' giudicato ne' punito. Siamo in Italia.:
Luca
29/10/2015 14:22
Sicuramente il presidente Renzi darà i soldi alla Sicilia dato che fanno una buona fine
galapagos
29/10/2015 14:28
I funzionari della P.A. chiedono aumenti di stipendio e hanno proclamato lo sciopero. Evidentemente non gli bastano più nemmeno le tangenti!
roccus
29/10/2015 14:41
I 26 milioni di euro che si investono, e poi finiscono sempre nelle stesse tasche. Solo per un sospetto dovrebbero essere licenziati. Significa che non fanno rendiconto di nulla. E si tratta di soldi dei contribuenti. RICORDO CHE LO STAO PER RISPARMIARE 50 MILIONI DI EURO, HA FATTO TAGLI PER 2000 POSTI DI LAVORO. QUANDO VEDO CHE SI SPENDONO 26 MILIONI PER DELLE COSE CHE DOPO ISTALATE NON FUNZIONERANNO MAI. VERGOGNA.
Toti Corrao
29/10/2015 15:46
Ciò avviene perchè non c'è chi controlla il controllore..
Antonio 1
29/10/2015 16:27
Non capisco i "domiciliari"!
ANTO
30/10/2015 12:55
PER LORO IL CARCERE NON SI ADDICE..CHE SCHERZI....POTREBBERO AMMALARSI...
Lino
29/10/2015 16:46
La mazzetta : è la causa per cui paghiamo molte tasse e riceviamo in cambio pessimi servizi. In ogni appalto pubblico scavando, scavando si scoprirebbe la ... magagna. Bisogna controllare ogni appalto pubblico e punire severamente i corrotti.
ingrassia mario
29/10/2015 16:59
Certo che se li manderebbero ai lavori forzati credo che ci penserebbero ,un po' prima di rubare vergogna !!
Vincenzo
29/10/2015 18:15
Sotto ad ogni pietra ci sono gli scarafaggi,facciamoli arrostiti.
Giovanni
29/10/2015 22:38
Mentre la Sicilia muore nella povertà e le provincie sono in completo abbandono c'è chi ancora fot... e mag....!
maurizio
30/10/2015 05:10
Più alto è lo stipendio mensile e più non basta, il potere porta alle vergogne da fare schifo e il cittadino paga. i ricchi più ricchi e i povere più poveri. mi chiedo il perchè non in carcere ma bensi arresti domicilari, dovrebbero marcire in custodia cautelare e buttare via chiave. perchè i magistrati operano con quest criteri? rivediamo il codice di procedura penale e speriamo che sia presto. viva l'Italia degli onesti.
arturo
30/10/2015 07:22
Dovrebbero riscrivere la costituzione: l'Italia è una repubblica fondata sulla mazzetta. Dovrebbero sequestrare i beni a corrotti e corruttori come per i mafiosi e licenziamento immediato( non aspettare tempi infiniti per arrivare poi alla prescrizione) con perdita della pensione per i funzionari pubblici. Questo è l'unico sistema per una vera lotta alla corruzione, ma con questa classe politica questo sarà solo un sogno.
vgiglio58
30/10/2015 09:45
Ormai è una cosa certa : il sistema degli appalti cosi com'è non va bene. Non si può dare carta bianca a cervelloni da strapazzo senza le giuste contromisure. Le soluzioni sono da individuare nell'ingaggio economico e nell'eventuale pena certa a fronte di reati
Dave Tor
30/10/2015 10:55
Per questo non funzionaa nulla qui. Fino a quando restano in carica questi mascalzoni uniti dalla loro mentalità di agire in maniera sporca e losca, non ci sarà alcunn sviluppo nè servizi decenti, perfino inferiori al terzo mondo. Lasciateci almeno commentare questa penosa vicenda.
operaio forestale
30/10/2015 12:15
Spero, almeno, che l'Amministrazione del Corpo Forestale della Regione Sicilia, comandata da uno dei colleghi dei Sig.ri Marranca e Quattrocchi, si costituisca parte civile in un "eventuale" processo. Tutti i dirigenti della Regione Sicilia, a prescindere del loro operato, sono tutelati da un assicurazione pagata con fondi ARS, e pertanto sarebbe "ASSURDO" se invece questi SIGNORI venissero , addirittura tutelati legalmente dagli avvocati della regione siciliana. N.B.: Quasi Tutti i dirigenti della regione Sicilia non hanno mai superato un concorso a titoli ed esami per prestare servizio nei Ruoli del Corpo Forestale. L'assunzione non è quasi mai avvenuta per concorso, ma per assunzione diretta basata sul fatto di "essere"inclusi ad alcune categorie protette. Il passaggio al Corpo di Polizia avviene con nomina politica. Addirittura alcuni di questi "dirigenti" sono non hanno fatto nemmeno il militare essendo obiettori di coscienza. P.S.: fino ad ora non ho letto nessun comunicato sindacale che prenda posizione sull'accaduto.