PALERMO. Adiconsum Pa-Tp, Confcommercio Palermo, Confindustria Palermo, Confartigianato Palermo, Cisl Pa-Tp, con l'assistenza dell'avvocato Alessandro Palmigiano, hanno depositato oggi, presso l'organismo Adr Notariato di Palermo, un'istanza di mediazione nei confronti di Anas, Presidenza ed Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, Ministero delle Infrastrutture e Dipartimento Protezione Civile. Si tratta solo del primo passo per far valere i diritti delle imprese, dei lavoratori e dei cittadini per i danni che subiscono dall'interruzione del viadotto Himera, il crollo del ponte sull'autostrada Palermo-Catania, che sta mettendo in ginocchio le imprese siciliane.
Molte delle imprese associate alle sigle firmatarie hanno già avanzato richieste risarcitorie, con danni stimati mediamente in 100 mila euro. "Non si tratta - si legge in una nota - soltanto dei circa 40/50 minuti in più che impiegano i mezzi a percorrere la distanza tra Palermo e Catania; dietro ai 40 minuti si celano disdetta di ordini, aumento di costi, interruzioni di forniture, mancati guadagni e perdite di posti di lavoro. I tour operator locali, gli albergatori, le guide turistiche, la ristorazione, tutto il comparto turistico è stato gravemente danneggiato sia in termini di mancato introito che in termini d'immagine dall'interruzione dell'autostrada, dato che molti turisti che avevano programmato un viaggio in Sicilia, hanno disdetto del tutto o si sono dovuti accontentare di un soggiorno ridotto". "Inoltre - concludono le associazioni - non possiamo trascurare la perdita economica derivante dalla drastica riduzione del 'turismo d'affari': in inverno, in mancanza dei flussi turistici tradizionali, il comparto turistico ha, in chi si sposta per ragioni di lavoro, anche da una parte all'altra della Sicilia, un grande bacino di utenza, che quest'anno non ci sarà".
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