PALERMO. In alcuni casi sono spuntati tirocinanti che risultano nati a fine ottobre del 2015, almeno secondo i tabulati che dai Centri per l’impiego sono arrivati all’Inps. In altri elenchi sono stati registrati nomi sbagliati e varie imprecisioni che non rendono possibile all’Istituto di previdenza erogare i pagamenti a chi lavora grazie a Garanzia Giovani. Il punto è che anche se i tirocini sono arrivati al rush finale la maggior parte dei ragazzi coinvolti non è stata pagata. E nessuno sa con precisione quanti sono ad attendere uno o più stipendi, né è possibile prevedere quando si uscirà dall’impasse.
Garanzia Giovani è il piano che la Regione e il ministero del Lavoro hanno finanziato con un centinaio di milioni: prevede di assumere mediamente per sei mesi ragazzi entro i 29 anni. A ciascuno la Regione darà 500 euro al mese. L’obiettivo è sovvenzionare l’inserimento nel mondo del lavoro e spronare le aziende a formare personale da confermare poi, anche con contratti a termine, dopo la scadenza del tirocinio.
È un piano che ha ricevuto un boom di adesioni. La Regione ha ufficialmente chiuso ieri, in anticipo, i termini per fare domanda: «Siamo arrivati a quota 43 mila, il massimo finanziabile», illustrano all’assessorato al Lavoro. E i tirocini già avviati sono abbondantemente sopra quota 30 mila. Il resto saranno avviati nelle prossime settimane prima che, nel 2016, si riparta da capo con nuove domande e altri fondi.
DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 9 OTTOBRE 2015
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