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Crocetta: «Riforme entro l’estate ma dovete giudicarmi a fine mandato»

Il presidente della Regione: «Già tagliati sprechi per 2,7 miliardi. C’è chi mi attacca per il giochetto del “levati tu che mi metto io”»

PALERMO. «Dopo la Finanziaria approveremo riforme capaci di rilanciare l’economia. Qualcuno però dimentica che abbiamo già tagliato sprechi per 2,7 miliardi. C’è chi mi attacca per il classico giochetto del ”levati tu che mi metto io”. Ma io chiedo il rispetto del risultato elettorale. Voglio essere giudicato al termine dei 5 anni per i risultati raggiunti. Non posso interrompere in anticipo il sogno di un cambiamento della Sicilia»: Rosario Crocetta parla da Bruxelles, dove ha partecipato alla riunione del Pse. Sa, il presidente, che sta per iniziare la stagione decisiva del suo mandato.
Ci sono le condizioni per una seconda parte della legislatura caratterizzata da riforme?
«Fin dal mio insediamento, a fine 2012, è stata praticata una politica di rigore. Abbiamo tagliato sprechi e combattuto la corruzione nella formazione professionale e al Ciapi. Abbbiamo scoperto le truffe su affari milionari come la vendita degli immobili. È il mio governo che ha iniziato a tagliare le partecipate e le Province, e con le prossime riforme completeremo il percorso. Nella sanità abbiamo applicato autonomamente i costi standard calcolando per i nostri appalti la media dei costi delle altre regioni e applicandoli come base d’asta. Il problema è che gli effetti di tutti questi sprechi li stiamo ancora pagando».

 

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