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«Non smantellate Sviluppo Italia», levata di scudi per salvare la società

Anche le imprese a fianco dei dipendenti. «Non ci sono sprechi, ci finanziamo con fondi comunitari»

PALERMO. Mentre la Regione pensa alla liquidazione di Sviluppo Italia Sicilia, dipendenti e sindacati difendono il futuro della società. E, a fianco dei lavoratori, si schierano le imprese. C’è chi è arrivato da Catania, c’è il professore che ha creato un incubatore d’impresa dentro la scuola, c’è Mosaicoon, la giovane società palermitana diventata un vero successo mondiale nel campo del viral marketing. Tutti a difendere il lavoro di questa partecipata regionale che, dal 1997 ad oggi, ha aiutato a nascere 17.111 imprese, convogliato in Sicilia finanziamenti per oltre 500 milioni di euro, dato lavoro a quasi 79 mila persone.


A parlare a nome dei 76 dipendenti è Alessandro Collura. «Vogliamo sgomberare il campo da qualsiasi pregiudizio – dice - : qui non c’è nessun uomo d’oro, non abbiamo dirigenti, il personale è stato ridotto e costa, in media, 31 mila euro lordi l’anno, i costi sono stati ridotti del 43 per cento. Non graviamo sul bilancio regionale, forniamo servizi che ci vengono pagati attraverso fondi nazionali e comunitari».
Una difesa accorata, alla quale si uniscono le voci degli imprenditori che in Sviluppo Italia Sicilia hanno trovato assistenza e sostegno. Sergio La Scala è catanese, la sua azienda conta 22 dipendenti, produce materiali plastici. «Abbiamo ottenuto un milione di euro grazie al quale stiamo impiantando una nuova linea produttiva. Se questa azienda chiuderà, saremo costretti a rivedere i nostri programmi». Da Catania arriva anche Fabrizio Garufi, la sua società è nata nel 2009 e oggi produce software utilizzati nei principali ospedali italiani fra cui il Gaslini di Genova e il Rizzoli di Bologna. «Senza Sviluppo Italia Sicilia non ce l’avremmo mai fatta».

E ancora il co-working, lo studio di consulenza e quello legale, l’incubatore d’impresa realizzato al Vittorio Emanuele II di Palermo. Mosaicoon, caso imprenditoriale che Renzi ha visitato recentemente, ha preso il via grazie a una collaborazione, anni fa grazie a Sviluppo Italia Sicilia. E oggi tutti fanno il tifo per questa società.

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