ROMA. Sì dell'Aula della Camera al Ddl di bilancio. Il documento è stato approvato a Montecitorio con 309 sì, 108 no e 3 astenuti. «Sono convinto che questa legge di stabilità consentirà all'Italia di avviare quell'inversione di tendenza, in termini di crescita economica e occupazionale, attesa da anni e di affrontare il 2015 con una fiducia accresciuta». Lo afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, dopo il via libera della Camera alla manovra. «È possibile conciliare la stabilità dei conti con le politiche di sostegno alla crescita e all'occupazione, indispensabili per contrastare la fase prolungata di recessione».
«L'esame alla Camera del ddl di stabilità per il 2015, grazie al contributo costruttivo di tutti i gruppi parlamentari, ha consentito di migliorare elementi fondamentali del provvedimento senza alterarne l'impianto». Lo afferma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, commentando il lavoro di Montecitorio sulla manovra. «Gli emendamenti approvati - sottolinea - hanno rafforzato infatti gli aspetti della manovra legati alle politiche per la famiglia e alle persone più disagiate, al reperimento delle risorse per i lavoratori svantaggiati, al sostegno delle imprese italiane, alla ricerca e alla cultura».
In questa direzione, spiega il ministro, è stato rimodulato il bonus bebè per venire incontro alle esigenze dei nuclei familiari a più basso reddito; è stato previsto l'incremento del fondo per le non autosufficienze di 150 milioni di euro nel 2015; sono stati stanziati ulteriori 400 milioni di euro per il finanziamento degli ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro e politiche attive nel biennio 2015-2016 in attuazione del Jobs Act; sono stati stanziati circa 230 milioni nel triennio 2015-2017 per l'adozione di un piano straordinario per la promozione del made in Italy e per la valorizzazione, la promozione e la tutela in Italia e all'estero delle imprese e dei prodotti agroalimentari e circa 220 milioni di euro per i contributi associati ai finanziamenti alle piccole e medie imprese per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature (nuova Sabatini). A favore degli enti locali, prosegue, è stato previsto un plafond di complessivi 525 milioni di euro nel periodo 2015-2020 quale contributo sugli interessi per agevolare l'attivazione di mutui che garantiscano per i prossimi anni un volume di investimenti pubblici pari a circa 3 miliardi di euro. Per la tutela del patrimonio culturale è stato istituito un apposito fondo con una dotazione di 500 milioni di euro
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