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Frette chiude i cinque punti vendita in Sicilia: in esubero diciassette dipendenti

Ecco l’effetto del piano di ridimensionamento della storica società della biancheria di lusso

PALERMO. Frette srl, la società italiana leader nel settore della biancheria di lusso per la casa, ha annunciato la chiusura di tutti e cinque i punti vendita in Sicilia e l'esubero di 17 dipendenti, per i quali è stata aperta la procedura di licenziamento collettivo. La Sicilia è una delle regioni più colpite dal piano di riorganizzazione della società, che ha previsto la chiusura complessiva di 24 punti vendita in Italia su 34, con un esubero di 84 lavoratori su 220.

Fondata nel 1860 e con sede a Monza, Frette sta ridisegnando il piano industriale per sfuggire dalla morsa della crisi, prevedendo la ristrutturazione della linea inaugurata nel 2013, studiato per il mercato italiano, Frette At Home, con la chiusura dei 24 punti vendita sia per ragioni economiche di perdite operative sia per ragioni di riposizionamento del brand e dell’offerta, spingendo verso i settori che dimostrano una maggiore propensione ai ricavi, cioé nel mercato del lusso. Una mossa che ha gettato scompiglio tra i lavoratori. In sostanza, se rimanessero le condizioni dettate dalla società, Frette scomparirebbe dalla Sicilia, perché nella lista delle chiusure, con i relativi esuberi di personale, figurano i due negozi di Palermo (cinque lavoratori in esubero in via Libertà e tre in via Ruggero Settimo), i negozi di Messina (via Garibaldi - tre esuberi), Carini, alle porte di Palermo (strada statale 113 - tre esuberi) e Agira, in provincia di Enna (contrada Mandrie Bianche - tre esuberi). Il negozio di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, risulta già chiuso. I dipendenti non sono iscritti a nessun sindacato, e hanno scoperto della procedura di licenziamento collettivo grazie alla Filcams Cgil, che ieri ha fatto visita ai lavoratori dei punti vendita di Palermo.

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