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Nuovo 730, arriva il modulo precompilato
Rivoluzione per 30 milioni di italiani

Cambia il rapporto tra Amministrazione finanziaria e cittadino. Niente più controlli per chi sceglierà di presentare il 730 precompilato

«L'introduzione della dichiarazione precompilata realizza una rivoluzione nella gestione del rapporto tra Amministrazione finanziaria e cittadino, che per circa 30 milioni di contribuenti (lavoratori dipendenti e pensionati) inizia già nel 2015».

Lo ribadisce il comunicato finale del Cdm, dopo il secondo esame preliminare il decreto legislativo di semplificazioni fiscali, che ora torna al vaglio delle Commissioni parlamentari competenti per il parere, poi tornerà in Cdm per l'approvazione definitiva. Niente più controlli per i cittadini che sceglieranno di presentare il 730 precompilato. È una delle precisazioni inserite nel decreto delegato che ora dovrà tornare al vaglio delle commissioni parlamentari.

«Se la dichiarazione è presentata a un CAF o a un professionista abilitato - si legge nel comunicato finale del Cdm - i controlli documentali saranno effettuati, mediante richiesta, al soggetto che ha apposto il visto di conformità», «senza più rivolgersi al cittadino».

Con l'invio della dichiarazione precompilata, si legge nel comunicato, è l'Amministrazione finanziaria il soggetto obbligato a raccogliere ed elaborare i dati, al fine di inviarne le risultanze al contribuente, secondo una rigida scadenza temporale. E al contribuente rimane soltanto «l'obbligo di verificare l'esattezza e la completezza dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria.

Se il contribuente chiede assistenza per la presentazione del 730 eventuali controlli si faranno solo su Caf e professionisti. E in caso di controlli, si spiega nella nota di Palazzo Chigi, il Caf o il professionista hanno a disposizione 60 giorni per la trasmissione in via telematica all'Agenzia delle Entrate della documentazione e dei chiarimenti richiesti. Entro lo stesso termine di 60 giorni devono essere versate le somme richieste a seguito dei controlli nei confronti dei suddetti intermediari.

Recependo il parere delle Commissioni parlamentari è stato anche stabilito che la responsabilità dei Caf per visto infedele sia esclusa quando lo stesso visto sia stato indotto dalla condotta dolosa del contribuente. Qualora il Caf o il professionista, entro il 10 novembre dell'anno in cui la violazione è stata commessa, trasmetta una dichiarazionerettificativa del contribuente, gli intermediari sono chiamati al pagamento della sola sanzione, ferma restando la richiesta di pagamento a carico del contribuente per l'imposta e gli interessi. In tali casi, la sanzione a carico del CAF o del professionista è ridotta ad un ottavo se il versamento è effettuato entro la stessa data del 10 novembre.

Considerato il diverso livello di responsabilità nel nuovo processo di assistenza fiscale, si legge ancora nel comunicato finale del Cdm, viene demandata ad un decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, da emanarsi entro il 30 novembre 2014, la razionalizzazione del sistema dei compensi per i sostituti d'imposta, i Caf ed i professionisti abilitati, senza
incremento di oneri per i contribuenti e per il bilancio dello Stato.

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