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Ci sono anche i direttori d'orchestra russi che si dissociano: «Putin si fermi»

Kirill Petrenko con i Berliner Philharmoniker

Per un Valerj Gergiev che ha preferito farsi estromettere dalla Scala e dai Filarmonici di Monaco, pur di non prendere posizione, c'è chi, sempre russo, si schiera apertamente. Il capo dei Berliner Kirill Petrenko ieri e oggi Vasily Petrenko, direttore musicale della Royal Philharmonic Orchestra a Londra, direttore principale della European Union Youth Orchestra e direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Accademica di Stato della Russia «Evgenij Svetlanov», si sono espressi con due distinte dichiarazioni contro l’invasione.

«L'insidioso attacco di Putin all’Ucraina, che viola il diritto internazionale, è un coltello nella schiena dell’intero mondo pacifico. È anche un attacco alle arti, che, come sappiamo, uniscono oltre ogni confine. Sono in completa solidarietà con tutti i miei colleghi ucraini», ha detto Kirill Petrenko da Berlino. «In risposta a questi terribili eventi, ho deciso di sospendere il mio lavoro in Russia», ha scritto oggi con coraggio Vasily sottolineando di sospendere anche tutti i futuri impegni proprio con la Svetlanov, fino al ripristino della pace.

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